Secondo il resoconto delle attività di security 2021 della Polizia postale sono stati registrati 126 attacchi informatici ai sistemi finanziari di grandi e medie imprese. Oltre 5mila attacchi cyber a siti e infrastrutture critiche

Il 2021 è stato un annus horribilis per lacybersecurity. Oltre 5mila gli attacchi cyber a siti e infrastrutture critiche, 126 gli attacchi informatici ai sistemi finanziari di grandi e medie imprese mentre sul fronte pedopornografia è stato boom di reati.

E’ quanto emerge dal bilancio pubblicato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni secondo cui continua a crescere il fatturato del financial cybercrime. Nel 2021 si sono registrati infatti 126 attacchi informatici ai sistemi finanziari di grandi e medie imprese, per un ammontare complessivo di oltre 36 milioni di euro sottratti illecitamente mediante complesse frodi telematiche; 17 di questi milioni sono stati recuperati grazie all’intervento della Polizia postale.

Secondo gli investigatori, “gli attacchi al mondo dell’impresa mediante frodi basate su tecniche di social engineering risultano particolarmente condizionati dalla pandemia in corso, soprattutto per l’utilizzo diffuso di sistemi di comunicazione per la gestione economica da remoto, conseguenti all’adozione su larga scala di processi di smart-working“. Anche in merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing – tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari – si rileva un sensibile aumento dei casi trattati (+27%) per un totale di oltre 18 mila reati di furto di credenziali per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute: 781 le persone denunciate.

Le indagini riguardanti il fenomeno delle truffe online in materia di e-commerce ovvero nell’ambito di piattaforme per l’offerta di beni e servizi, hanno consentito infine l’individuazione di oltre 3.200 presunti autori deferiti all’autorita’ giudiziaria.

Fonte: Corcom