Nel 2020, secondo la statistica Ivass sulla distribuzione regionale e provinciale dei premi, la diminuzione della raccolta ha interessato tutte le regioni, ad eccezione di Friuli-Venezia Giulia, Calabria, Molise e, in misura minore, dell’Umbria.

La raccolta premi vita e danni nel 2020 raggiunge 134,8 miliardi di euro (in diminuzione del -3,9% rispetto al 2019). Ivass ha pubblicato i dati con la distribuzione regionale e provinciale dei premi. La categoria “Direzione Generale” raccoglie i premi non attribuiti ad alcuna specifica area territoriale italiana.

distribuzione regionale e provinciale

Quasi tutte le regioni subiscono un calo: uniche eccezioni sono il Friuli-Venezia Giulia, la Calabria, il Molise e, in misura marginale, l’Umbria; la raccolta delle Direzioni Generali è in forte crescita.

La distribuzione regionale e provinciale della raccolta vita

La raccolta nel 2020 di premi lordi contabilizzati del settore vita ammonta a 101,3 miliardi di euro, in calo del -4,4% rispetto al 2019.

Lo scarto in favore dell’Italia rispetto alla media dei paesi OCSE, indice di maggior ricorso all’acquisto di prodotti assicurativi vita, aumenta nel 2019 (+199 euro) rispetto a quanto registrato nel 2018 (+153 euro).

distribuzione territoriale

La variabilità della spesa provinciale pro capite risulta in calo: il CV si attesta a 0,43 (era 0,46 nel 2019).
Le 37 province con spesa pro capite superiore al valore medio nazionale pari a 1.704 euro sono nel Centro-Nord (30 nel Nord Italia e 7 nel Centro) e raccolgono il 58,5% dei premi vita (escluse le direzioni generali). La raccolta complessiva del Centro Nord rappresenta l’80,7% di quella nazionale.
I valori più elevati (oltre i 2.400 euro pro capite) sono quelli di Trieste (6.051 euro), Milano (3.836 euro) e Parma (2.978 euro), mentre le province al di sotto degli 800 euro pro capite sono 6, localizzate in Calabria e nelle Isole: quelle con il valore più basso sono, nell’ordine, Crotone (609 euro), Nuoro (578 euro) e Sud Sardegna (420 euro.

 

La distribuzione regionale e provinciale della raccolta danni

Nel 2020 la raccolta di premi lordi contabilizzati del settore danni è in diminuzione del -2,2% rispetto al 2019, attestandosi sui 33,5 miliardi di euro.

Il confronto del dato nazionale di spesa pro capite con quello OCSE evidenzia la minore copertura assicurativa dei rischi nel settore danni in Italia. Il deficit italiano di spesa assicurativa per le coperture danni rispetto al dato medio OCSE (indice del ben noto fenomeno della sottoassicurazione danni) è pari a -1.041 euro pro capite (-64%) e risulta in crescita rispetto al 2018, anno in cui il gap era di -995 euro.

La variabilità provinciale della spesa danni pro capite, sintetizzata dal CV, è inferiore rispetto al settore vita, risultando pari a 0,31 e resta stabile rispetto al 2019.
Le province con spesa pro capite superiore alla media nazionale (564 euro) sono 42, di cui 35 nel Nord Italia e 7 nel Centro (senza variazioni rispetto al 2019). La raccolta complessiva del Centro Nord rappresenta l’80,1% di quella nazionale. Le 19 province con valori pro capite superiori a 650 euro – prime tra tutte Milano (1.037 euro pro capite), Genova (900 euro) e Vercelli (790 euro) – sono localizzate nel Nord Italia, ad eccezione di Roma (692 euro) e Firenze (685 euro). Le 15 province con spesa pro capite più bassa, fino a 300 euro, sono nel Sud (Calabria, Puglia e Campania) e nelle Isole (Fig. 3): quelle con il valore più basso sono, nell’ordine, Crotone (229 euro), Sud Sardegna (196 euro) ed Enna (190 euro).

La distribuzione regionale e provinciale dei premi RCA e natanti

La raccolta di premi nei rami r.c. auto e natanti è pari a 12,5 miliardi di euro, in calo del -5,7%, generalizzato rispetto al 2019 in tutto il territorio. Nel caso dell’r.c. auto e natanti, l’aumento su base annua delle Direzioni Generali è più lieve rispetto al totale danni (+2,3%).

La variabilità della spesa pro capite rispetto al valore medio nazionale per i rami r.c. auto e natanti è notevolmente più bassa, per effetto dell’obbligatorietà della copertura. Il CV è pari a 0,15 (in calo rispetto a 0,17 del 2019), pari a circa la metà di quello dell’intero settore danni.
Sono 50 le province con una spesa pro capite superiore alla media nazionale (pari a 210 euro), di cui 46 nel Centro-Nord. I valori più elevati – oltre 260 euro – sono rilevati ad Aosta, Arezzo e Pistoia (tutte con valore pari a 267 euro), quelli più bassi riguardano le province di Crotone (135 euro), Enna (122 euro) e Sud Sardegna (112 euro).