IVASS ha pubblicato un Bollettino Statistico che analizza il contenzioso assicurativo nel comparto RCA e natanti in Italia nel 2020

I dati sul contenzioso assicurativo 2020 pubblicati da IVASS confermano una significativa conflittualità nel settore dell’assicurazione obbligatoria RCA e natanti per controversie concernenti la liquidazione dei sinistri, l’attribuzione della responsabilità, la quantificazione del danno ovvero il rifiuto da parte delle imprese a concedere l’accesso agli atti del fascicolo del sinistro trattato.

L’elevato numero di cause pendenti, anche oltre i cinque anni, è dovuto alla estesa durata dei processi, determina disagi per i danneggiati e richiede l’accantonamento per un lungo periodo di risorse finanziarie per il pagamento dei sinistri, comprimendo i risultati del conto economico e gli spazi per una eventuale riduzione delle tariffe, tenuto anche conto che l’applicazione al responsabile del sinistro del malus consegue dopo la registrazione di un pagamento.

A fine 2020 le cause civili e penali del comparto RCA e natanti pendenti in ogni grado di giurisdizione sono 215.569, in calo del -2,7% rispetto al 2019 (221.453) e del -29% rispetto al 2010 (302.858).

Il numero dei sinistri in causa sorti nel 2020 (55.499) presenta un decremento del -17,3% rispetto all’anno precedente e una diminuzione del -56,4%, rispetto al 2010.
La progressiva riduzione dei sinistri a riserva, del -49% tra 2010 e 2020 (anno con forte contrazione dei sinistri dovuta agli impatti della pandemia), comporta un aumento del rapporto tra cause e sinistri riservati, dal 18,2% del 2010 al 25,3% del 2020. L’indice è influenzato dal ritardo con cui si avviano le cause rispetto all’anno di accadimento dei sinistri, dalla prolungata durata media del contenzioso e dalla presenza di cause legate a sinistri gravi e con lesioni.

contenzioso assicurativo

Contenzioso assicurativo civile

– Il numero complessivo delle cause civili pendenti a fine anno è pari a 213.484 (-2,8% rispetto al 2019) di cui le cause penali sono 2.085;
− la differenza tra le cause civili promosse e chiuse evidenzia un saldo pari a -8.359, con un rallentamento nella eliminazione del contenzioso pendente rispetto agli ultimi due anni (-14.428 nel 2019, -10.476 nel 2018);
− l’importo a riserva per le cause pendenti è pari a 5 miliardi di euro con un peso del 31% sulla riserva sinistri complessiva dei rami r.c. auto e natanti, in tendenziale calo rispetto ai 5,3 miliardi nel 2019, 5,7 nel 2018 e 6,2 nel 2017;
− il riservato medio per le cause pendenti è pari a 23.337 euro, anch’esso in calo rispetto ai 24.031 euro nel 2019 e 24.580 euro a fine 2018.

Contenzioso assicurativo: distribuzione territoriale

Oltre metà del numero di cause totale è riferito a Campania (40,7%, il 26,7% solo nell’area metropolitana di Napoli) e Lazio (13,1%, con il 9,1% a Roma). L’importo a riserva sinistri in causa delle due regioni è pari a 1,7 miliardi, il 39,1% del totale nazionale.

In Campania e Lazio si rilevano 109.317 cause (111.829 nel 2019, 114.044 nel 2018 e 118.834 nel 2017) per un importo a riserva di 1,7 miliardi. A livello nazionale, il costo medio delle cause pagate è pari a 9.452 euro, il 42% del riservato medio.

A livello nazionale la frequenza delle cause sui sinistri a riserva, in termini di numero, è pari al 24% (20,7% nel 2019), con punte del 52% a Caserta e del 49% a Napoli. Nelle medesime province si registra la maggiore incidenza dei sinistri oggetto di approfondimento per rischio frode, per i quali il ricorso alla causa è un mezzo per contrastare i fenomeni fraudolenti;
− il numero delle cause tra fine e inizio 2020 si riduce a livello nazionale del -3,7%, con punte a Napoli (-4,8%) e a Roma (-4,4%);

Contenzioso penale

A fine 2020 le cause penali pendenti nei diversi gradi di giudizio sono 2.08510.
La frequenza delle cause penali sui sinistri a riserva è pari allo 0,25% (0,4% al 2010).
Le cause penali hanno un valore a riserva di 221 milioni (250 nel 2019, 311 nel 2018 e 395 nel 2017).
Si tratta in larga parte di contenzioso su danni a persona, con un riservato medio di 157.516 euro (186.594 nel 2019, 182.754 nel 2018 e 220.824 nel 2017)11. Il 16% delle cause pendenti a fine 2020 presenta tempi di chiusura delle cause molto lunghi (sinistri del 2012 e precedenti).

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