LE ISTRUZIONI DELL’INPS PER BENEFICIARE DELLA MISURA PROROGATA DALLA LEGGE DI BILANCIO
di Daniele Cirioli
Via libera ai prepensionamenti con Ape sociale. L’Inps, infatti, ha riattivato online la procedura di richiesta del riconoscimento delle condizioni di accesso, dopo che la legge bilancio 2022 ne ha prorogato l’operatività al 31 dicembre 2022. Tra le novità, c’è l’ampliamento delle categorie di beneficiari (professori, sanitari, artigiani, agricoli, ecc.) e c’è l’eliminazione della condizione di un trimestre di disoccupazione per chi ha perso lavoro. È quanto si legge nel messaggio n. 274 di ieri, con cui l’Inps anticipa le novità in attesa di dettare le istruzioni in una successiva circolare.

Un anno ancora di Ape. Come accade da anni, l’Ape sociale non ha chiuso i battenti neanche lo scorso 31 dicembre, per via dell’ennesima proroga operata dalla legge n. 234/2021 (legge bilancio 2022). Per un anno ancora, fino al 31 dicembre 2022, a chi ha 63 anni di età e versi in situazione di disagio economico, è confermata la facoltà di questa sorta di prepensionamento: ricevere, in attesa di maturare l’età per ottenere la pensione di vecchiaia (67 anni anche quest’anno), l’erogazione di un sussidio mensile d’importo massimo pari a 1.500 euro lordi a carico dello stato.

Le novità.La legge bilancio del 2022, oltre alla proroga dell’operatività, ha anche parzialmente riformato la disciplina dell’Ape sociale. Si ricorda che sono quattro le categorie di beneficiari dell’Ape: i disoccupati; i caregiver (coloro che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente con handicap grave); gli invalidi (almeno 74%); i lavoratori dipendenti occupati nelle professioni c.d. «gravose». La prima novità riguarda quest’ultime professioni: sono state infatti aggiornate (come indicato nella tabella pubblicata in pagina). La seconda novità riguarda le condizioni di riconoscimento dell’Ape a chi accede al beneficio in qualità di «disoccupato»: è stata eliminata la condizione del decorso di un trimestre nello stato di disoccupazione. Terza novità interessa alcune nuove professioni (si tratta, in particolare, degli «operai edili» come indicati nel contratto collettivo nazionale per i dipendenti delle imprese edili e affini, dei «ceramisti» e dei «conduttori impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta»): è stato ridotto (da 36) a 32 anni il requisito contributivo minimo.

Via alle domande.L’Inps comunica, inoltre, che a partire dallo scorso 18 gennaio è possibile presentare le domande per il riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape. E che, dalla stessa data sono disponibili, nella sezione «Moduli» in «Prestazioni e servizi» sul sito internet dell’istituto di previdenza, anche i modelli con cui i datori di lavoro devono rilasciare ai lavoratori le attestazione utili alla richiesta di Ape per la categoria di lavoratori dipendenti, differenziati a seconda che il richiedente sia un lavoratore dipendente del settore privato, del settore pubblico oppure un lavoratore domestico.
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