Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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  • Un fondo di Banca Generali diversifica su yuan e dollari
Banca Generali amplia l’offerta della sicav Lux Im con un nuovo comparto focalizzato sulla diversificazione valutaria per la gestione della liquidità. L’istituto guidato dall’ad Gian Maria Mossa ha lanciato Global Markets, fondo che utilizza un approccio di gestione da tesoreria in valuta estera, motivo per cui è caratterizzato da un portafoglio liquido. Punta a offrire una diversificazione su dollaro e renminbi, ha un orizzonte d’investimento al 2023 e verrà collocato solo in periodi in cui il livello d’entrata delle valute sia attraente e in grado di generare valore sul periodo target. «In un contesto condizionato da incertezza legata alla pandemia e ai tassi negativi, crediamo serva inserire nei portafogli soluzioni che consentano una diversificazione valutaria e allo stesso tempo non espongano a rischio di credito o di duration: da qui il nuovo prodotto molto efficiente perché ha alla base un orientamento al rischio limitato e un’elevata liquidità dei sottostanti», ha spiegato il vice dg Andrea Ragaini.

Risarcimenti più alti per gli incidenti stradali rispetto a quelli oggi assicurati dalle tabelle del tribunale di Milano, utilizzate in tutta Italia. Ristori progressivi e più che proporzionali rispetto all’aumento del grado di invalidità. Danno biologico e morale separati. È pronta al ministero dello Sviluppo economico la tabella unica nazionale per risarcire le macrolesioni, vale a dire le menomazioni all’integrità psicofisica comprese fra dieci e cento punti di invalidità. Ad esempio, quelle più gravi riportate negli incidenti stradali. Il calcolo parte da un punto base e nello schema di dpr preparato dai tecnici del Mise il valore economico è maggiore, come detto, di quello disposto dalle tabelle elaborate dal tribunale di Milano, oggi utilizzate in tutta Italia grazie al via libera della Cassazione: la differenza risulta essere sempre più rilevante al crescere della gravità del danno subito. Il tutto ai sensi dell’articolo 138 del codice assicurazioni private come modificato dalla legge per la concorrenza 2017. E il punto base, il primo di invalidità all’età zero pari a 814,27 euro, è quello indicato dal decreto Mise e non quello utilizzato dalla giurisprudenza di merito ambrosiana. Sempre separate le componenti del danno biologico e di quello morale.
Via libera dell’Inps alla proroga del pensionamento anticipato con «opzione donna». Ne hanno diritto le lavoratrici che possono far valere, al 31 dicembre 2020, almeno 35 anni di contributi e 58 anni d’età se dipendenti ovvero 59 anni se autonome. Lo spiega il messaggio n. 217/2021. Inoltre, con messaggio n. 227/2021, l’Inps annuncia l’altra proroga per il triennio 2021/2023: l’esodo Fornero o isopensione: la possibilità di lasciare a casa i lavoratori che matureranno la pensione nei prossimi sette anni (risoluzione rapporti fino al 30 novembre 2023). Entrambe le proroghe sono previste dalla legge n. 178/2020 (legge bilancio 2021).
I Pir alternativi aprono le porte del private equity al risparmio privato. La bozza di circolare dell’Agenzia delle entrate posta in consultazione (si veda ItaliaOggi di ieri) fornisce alcuni chiarimenti in merito alla disciplina dei piani individuali di risparmio (decreto rilancio n. 34/2020) che si possono riassumere in due elementi principali: la compatibilità dei Pir alternativi con l’operatività dei fondi d’investimento (in particolare con le caratteristiche dei fondi chiusi) e la centralità del regolamento di gestione nella verifica dei requisiti necessari per usufruire del regime di esenzione. Per quanto concerne gli aspetti strutturali, la circolare chiarisce che l’holding period (requisito del possesso almeno quinquennale) decorre dal momento della sottoscrizione, non rilevando in tal senso la data degli effettivi versamenti che, soprattutto per i fondi chiusi, avvengono durante tutta la durata del fondo. Di contro, ai fini del calcolo del plafond annuale (i.e. non superiore a € 300 mila), si dovrà fare riferimento all’importo versato al momento di ciascun richiamo.
L’epidemia ha fatto emergere prioritariamente due questioni: l’insufficienza in molte aree di una rete sanitaria territoriale, cioè di un filtro in grado di intervenire con efficacia evitando il ricovero ospedaliero non necessario e l’inadeguatezza delle strutture protette e dell’assistenza agli anziani (tra l’altro in una società a forte invecchiamento). I due problemi hanno rilevanti punti di connessione. Da più parti ci si sta attivando per cercare di intervenire in modo da turare le falle anche per quando l’epidemia sarà passata ed è auspicabile un riavvio della sanità su basi più solide. Un esempio è il Residence Care (a gestione pubblica) con sede a Novi di Modena, dove è stata realizzata la monitorizzazione a distanza. Come funziona? «In una decina di appartamenti del residence in cui vivono autonomamente gli ospiti», spiegano nella struttura, «sono stati collocati sensori di movimento in grado di rilevare il passaggio e il tempo di permanenza di una persona all’interno di una stanza, e un sensore ambientale per il monitoraggio della temperatura, dell’umidità e del livello di illuminazione. La rilevazione di questi parametri riesce a segnalare eventuali anomalie o criticità. Tutti i dati raccolti dai sensori vengono poi trasmessi (crittografati e quindi con tutela della privacy) a una piattaforma che li elabora e li trasmette agli operatori, permettendo loro di rilevare immediatamente situazioni che necessitino di intervento».
  • Alberto Minali torna in pista
Alberto Minali, veronese, classe 1965, ex amministratore delegato e direttore generale di Cattolica Assicurazioni da cui è stato rimosso a novembre 2019, ricomincia dalla consulenza assieme a un suo ex top manager di fiducia. Qualche giorno fa, infatti, a Milano davanti al notaio Filippo Zabban s’è presentato Andrea Pegolo delegato di Minali e Stefano Semolini ex responsabile affari legali, segreteria societaria e rapporto con i soci di Cattolica ai tempi di Minali. I due hanno costituito la nuova Revo Advisory di cui Minali è amministratore unico e possiede l’80% mentre Semolini detiene il restante 20%. La newco ha per oggetto «la prestazione di servizi in ambito assicurativo compresi i servizi di consulenza», ma può anche esercire l’attività tipica della holding assumendo e gestendo partecipazioni. Qualche settimana fa Minali, che è in causa con Cattolica per la rimozione dal suo incarico causa il licenziamento che secondo l’ex a.d. e d.g. sarebbe avvenuto senza giusta causa, è stato chiamato da Papa Francesco nel Consiglio per l’Economia del Vaticano, l’organismo che vigila sulle finanze della Santa Sede.

  • Cattolica, con Banco Bpm avanti contatti su divorzio

  • Assicurazione vita: confermato il calo dei rendimenti
Il calo della remunerazione dell’assicurazione vita tradizionale, investimento preferito dei francese, si conferma. L’associazione dei risparmiatori Afer ha annunciato ieri che il tasso di rendimento del suo contratto vita principale si attesta all’1,70% nel 2020, contro l’1,85% di un anno prima

Handelsblatt

 

  • Covid accelera la trasformazione digitale degli assicuratori
La crisi pandemica ha cambiato gli assicuratori tedeschi più di ogni altra cosa. Il cambiamento del comportamento dei clienti, l’introduzione diffusa degli uffici a domicilio e, in particolare, la trasformazione nella consulenza e nella gestione dei sinistri hanno creato una spinta alla digitalizzazione nel settore. “Stiamo vivendo una realtà completamente cambiata”, ha detto mercoledì Wolfgang Weiler, presidente dell’Associazione tedesca delle assicurazioni (GDV). Si tratta di un mix di domanda repressa e di un mercato che è cambiato radicalmente in seguito alla pandemia che sta costringendo l’industria a fare questi passi. Per molti anni, la tecnologia informatica degli assicuratori è stata considerata indietro. Una moltitudine di sistemi ereditati esistevano fianco a fianco, a volte in parallelo, e causavano costi immensi. Per anni, questi sistemi sono stati gradualmente chiusi e sostituiti da nuove piattaforme. Tuttavia, gli elevati costi di questa operazione hanno rallentato le spese per le innovazioni effettive. A seguito della crisi, gli assicuratori hanno dovuto investire rapidamente in nuovi server, licenze e dispositivi finali per poter mantenere l’operatività aziendale anche durante il blocco. Dopo aver investito 5,5 miliardi di euro nell’IT nel 2019, Weiler si aspetta che l’importo totale degli investimenti sia aumentato in modo significativo nell’ultimo anno e che riceva un altro significativo impulso nei prossimi anni. Inoltre, l’atteggiamento dell’industria nei confronti degli investimenti in tecnologia è cambiato. Mentre per lungo tempo questi sono stati visti soprattutto come un fattore di costo elevato, ora il settore vanta un rapporto costi IT in crescita, che pone la spesa IT in relazione alla raccolta premi lorda. Più di recente, il rapporto è stato del 2,52%, rispetto al 2,17% del 2017.