di John Remmert senior vice president and lead portfolio manager di Franklin Equity Group

La pandemia globale ha dato il via a una drastica recessione globale, considerando che i lockdown imposti dai governi per limitarne la diffusione nella primavera del 2020 hanno gravemente sconvolto l’attività economica. Nonostante un supporto politico senza precedenti da parte dei governi e delle banche centrali, la Banca Mondiale prevede che la recessione sarà la peggiore in un arco di vari decenni, con una contrazione stimata del 5,2% dell’economia mondiale nel 2020. L’anno che ci attende dovrebbe segnare una ripresa, ma questa non sarà uniforme. Riteniamo che l’andamento delle economie che hanno contenuto efficacemente la diffusione del coronavirus dovrebbe essere migliore rispetto a quelle che non vi sono riuscite. Economie importanti quali Australia, Cina e Giappone sono riuscite a contenere efficacemente la diffusione del coronavirus, ma secondo noi difficilmente la ripresa globale potrà accelerare senza una maggiore stabilizzazione dei tassi di contagi del Covid-19 negli Stati Uniti e in Europa. Inoltre il ritorno di restrizioni, per esempio in Francia, Inghilterra e Germania potrebbe limitare ulteriormente l’attività economica per tutto l’inverno, fino a che non si potrà cominciare a contare con più fiducia su una stabilizzazione dei tassi di contagio. Nonostante le previsioni della Banca Mondiale di una crescita economica del 4,2% nel 2021, è difficile immaginare che in tale anno l’economia recuperi l’intero terreno perduto durante la pandemia e ci attendiamo che le previsioni si mantengano molto più incerte, considerando l’imprevedibilità delle prospettive per i casi di Covid-19 in un notevole numero di parti del mondo. un vaccino sarà vitale per promuovere una ripresa economica più duratura, non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa. Per quanto riguarda il vaccino, ci vorranno presumibilmente parecchi mesi per arrivare a una diffusione delle vaccinazioni tale da consentire alla gente di cominciare ad abbandonare il distanziamento sociale. I dati recenti relativi a certe terapie sono stati meno incoraggianti e potrebbero far aumentare la pressione sulla somministrazione di un vaccino efficace per far aumentare i tassi di crescita. Mentre le prospettive dell’economia globale sono ancora incerte, per noi è chiaro che le banche centrali e lo stimolo fiscale saranno fondamentali per mantenere stabili i mercati azionari nei prossimi mesi. È comunque probabile che molti investitori continueranno a preferire le azioni orientate alla crescita, fintanto che l’attività economica sarà ancora debole. Pur avendo visto segnali che potrebbero suggerire che una rotazione a favore del valore sia alle porte, riteniamo che si dovrebbe prima assistere a un aumento sostenuto dei prezzi del petrolio e dei tassi d’interesse, considerando l’orientamento a favore dei settori dell’energia e della finanza nei benchmark abituali del valore. Le società innovative orientate alla crescita con attività globali dovrebbero continuare a realizzare risultati brillanti nell’attuale contesto economico e del mercato. Abbiamo assistito a un’accelerazione di tendenze quali l’adozione dell’e-commerce e il cloud computing durante la pandemia e prevediamo che persisteranno a lungo anche dopo la sua fine. Inoltre le società che operano in aree quali le vetture a guida autonoma e la tecnologia «pulita» dovrebbero continuare a realizzare risultati brillanti in un periodo più lungo. (riproduzione riservata)

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