di Marco Capponi
Vento di cambiamento in casa Fideuram. Da pochi giorni Intesa Sanpaolo Private Banking ha trasferito a Fideuram Investimenti sgr il ramo dedicato all’erogazione dei servizi di gestione patrimoniale, dando vita a un unico soggetto che faccia da punto di riferimento a livello di divisione private per questa attività: Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management Sgr (Fideuram Asset Management Sgr). Lo scopo? «Riunire sotto uno stesso cappello tutte le capabilities di gestione finanziaria presenti nel polo private», commenta Gianluca Serafini, ad e dg del gruppo. Con oltre 40 miliardi di masse, la società diventa uno degli attori più rilevanti a livello continentale nel ramo delle gestioni patrimoniali, mentre Intesa Sanpaolo Private Banking assumerà il ruolo di banca collocatrice. Non solo wealth management, però: «Tra le attività rilevanti», seguita Serafini, «ci sono i team di ricerca macro e il multimanager, specializzato nella due diligence delle controparti esterne». A livello di masse e raccolta, la nuova sgr ha un’idea: «Abbiamo appena superato 100 miliardi di masse gestite», sottolinea l’ad: «Una grande responsabilità, che ci spinge a fare ancora meglio». L’anno del Covid non ha penalizzato il gruppo, che anzi ha raggiunto gli oltre 5 miliardi di nuove gestioni patrimoniali. Le recenti operazioni della capogruppo aumenteranno il potenziale di raccolta della divisione: «Oltre a Intesa Sanpaolo Private Banking», ricorda il top manager, «entrano nel gruppo Ubi Top Private, Iw Bank e la nuova realtà estera, rafforzata con l’ingresso di Reyl».

Un piano che, nella sua configurazione, rientra nella strategia del gruppo Intesa Sanpaolo. «Anche l’attività integrata all’interno del private banking», evidenzia Serafini, «è risultata nel tempo una scelta vincente, perché consente di gestire gli elevati patrimoni concentrati in un segmento di clientela con esigenze sofisticate, che necessita di un’offerta altamente personalizzata». In questo modo un asset manager unico consentirà la configurazione di un polo interno che supporti il processo di investimento delle reti, punto di riferimento per le reti private collaboratrici e per le case terze che intendono collaborare con Fideuram. Saranno oltre 103 miliardi i prodotti di investimento sviluppati e gestiti dall’asset management, divisi tra fondi comuni e alternativi (45 miliardi), gestioni patrimoniali (43) e prodotti assicurativi in delega (15). «Senza dimenticare i Fogli Fideuram», conclude Serafini, «un prodotto di eccellenza, che negli ultimi tre anni ci ha portato 10 miliardi di nuove masse». (riproduzione riservata)

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