Mercato europeo dell’auto in caduta libera nel 2020, colpito duramente dalla crisi del coronavirus. Secondo Acea, l’associazione dei costruttori del continente, le immatricolazioni sono diminuite del 23,7% a 9,942 milioni a causa dei lockdown e delle restrizioni. È stata la flessione più netta di sempre. Per Fiat Chrysler le registrazioni sono state 659.286, in diminuzione del 25,5%, e la quota di mercato è scesa dal 6,8 al 6,6%.

Tutti i 27 paesi Ue hanno avuto una riduzione a due cifre. Tra i mercati principali la Spagna ha segnato la discesa più rilevante (-32,3%), seguita da Italia (-27,9%), Francia (-25,5%) e Germania (-19,1%). In dicembre, invece, le immatricolazioni sono state 1,031 milioni a livello europeo, rallentando la caduta (-3,3%) dopo il -12% di novembre e il -7,8% di ottobre. L’Italia e la Francia hanno accusato perdite a due cifre, con le vendite in calo rispettivamente del 14,9 e dell’11,8%. Al contrario, in Germania c’è stato un aumento robusto (+9,9%).

Secondo Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae (autoveicoli esteri) occorre recuperare il ritardo nel comparto elettrico.

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