di Anna Tauro
Superata la prima fase di emergenza, caratterizzata dalla conclamata impreparazione di fronte alla indiscriminata diffusione del coronavirus, anche il Fondo Easi – Ente di assistenza sanitaria integrativa, costituito pariteticamente dalle associazioni Assoced, Lait e Ugl Terziario, programma la ripartenza attraverso la pianificazione di una fase di interventi permanenti. Dopo aver messo in campo considerevoli misure di sostegno rivolte ad aziende e lavoratori nella immediatezza dell’emergenza, l’obiettivo per il prossimo futuro, in cui l’emergenza sarà purtroppo ancora protagonista, è quello di rimanere al fianco di aziende e lavoratori del settore Ced, Ict, Professioni Digitali e Stp, garantendo, come di consueto, adeguata assistenza sanitaria e incrementando le prestazioni sul fronte della prevenzione. Il Fondo aveva dato luogo, già durante la primissima fase della diffusione dell’epidemia, all’adozione di misure straordinarie, a titolo gratuito, a sostegno dei lavoratori iscritti ad Easi e dei titolari/legali rappresentanti d’azienda in regola con i versamenti. In particolare, era stata introdotta la specifica Polizza assicurativa per il Covid-19 che prevedeva un’indennità giornaliera da ricovero e una diaria da isolamento domiciliare. Tali prestazioni, erogate tramite UniSalute, hanno operato con effetto retroattivo a partire dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre.

Ora il Fondo Easi ha introdotto una importante novità: a partire dal 1° gennaio 2021 la garanzia Covid-19 è stata inserita in modo permanente e gratuito nel Piano Sanitario del Fondo. Pertanto, il Fondo Easi continuerà a riconoscere a tutti i dipendenti iscritti l’indennità giornaliera per ricovero in caso di positività al Covid-19, senza applicazione di alcuna carenza, nella misura di 40,00 euro per un massimo di 50 giorni, che sarà quindi incorporata nel Piano sanitario del Fondo. In tal caso la richiesta dell’indennità giornaliera andrà presentata con l’ordinaria procedura prevista dal Piano Sanitario del Fondo.

«È un importante traguardo per il Fondo Easi», afferma il presidente dell’ente Giancarlo Badalin. «Gli enti di assistenza sanitaria integrativa hanno sperimentato per la prima volta nella loro breve storia gli effetti di una pandemia che ha permesso di consolidare l’operatività e le prestazioni verso gli iscritti. Gli attori della sanità integrativa sono intervenuti fornendo una prima risposta all’emergenza, attraverso coperture specifiche e con misure straordinarie a sostegno dei redditi, della professione e della salute degli iscritti. Le misure messe in campo dalla bilateralità fino a questo momento», aggiunge il presidente, «sono certamente importanti ma bisogna pensare anche a una fase post emergenza e rendere strutturali quegli interventi che saranno necessari ancora a lungo termine. E in questa direzione si sta lavorando. Ne è un esempio il fatto di aver reso permanente la garanzia Covid- 19 all’interno del nostro ampio piano sanitario».

Sottolineando l’importanza del ruolo dei Fondi sanitari integrativi durante la fase più acuta della pandemia, quella in cui la rete di assistenza era ancora impreparata all’emergenza, l’invito è quello di non abbassare la guardia e di avvalersi dell’ampia offerta sanitaria del fondo Easi, soprattutto sul fronte della prevenzione, nonostante il momento particolare legato all’emergenza coronavirus.

Per mesi la pandemia da Coronavirus ha bloccato e successivamente ridotto i programmi di prevenzione secondaria e se la situazione non tornasse presto alla normalità, si rischierebbe di vedere aumentare le diagnosi in fase avanzata, con un conseguente peggioramento della prognosi e un aumento delle spese per le cure.

È estremamente importante che non si trascurino le attività di prevenzione delle principali patologie oncologiche e cardiovascolari. Per questi motivi il Fondo invita tutti gli iscritti a non trascurare l’agenda della prevenzione, eseguendo gli esami di screening consigliati per fasce di età e per sesso. Il Fondo Easi offre, infatti, agli iscritti importanti percorsi di prevenzione cardiovascolare e oncologica, consentendo di effettuare nelle strutture convenzionate in maniera totalmente gratuita:

– una volta ogni anno: le analisi di base del sangue e delle urine; l’elettrocardiogramma e la visita cardiologica, per la prevenzione del rischio cardiovascolare.

– una volta ogni due anni: Pap test e visita ginecologica per la prevenzione del rischio oncologico delle donne; Psa prostatico ed ecografia prostatica per la prevenzione del rischio oncologico degli uomini.

Il Fondo Easi è da sempre promotore di politiche sanitarie che hanno l’obiettivo di promuovere la salute e la prevenzione come fattori di sviluppo della società e di sostenibilità dei sistemi sanitari.

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