Leonardo Del Vecchio torna a comprare azioni Mediobanca. Dopo aver superato il 10% prima dell’assemblea, Mister Luxottica ha incrementato ulteriormente la partecipazione in Piazzetta Cuccia, che ora sfiora il 12%. Nel dettaglio gli acquisti, pari allo 0,92% del capitale, sono stati effettuati tra il 15 e il 28 dicembre a prezzi variabili tra 7,15 e 7,6 euro per azione.

Dopo l’autorizzazione della Bce, Del Vecchio può salire fino al 20% di Mediobanca, ma per il momento gli acquisti sono stati cauti. La soglia del 10% per esempio è stata superata soltanto all’inizio di ottobre, mentre l’ultimo arrotondamento non modifica di molto gli equilibri all’interno dell’azionariato. Già oggi del resto Mister Luxottica è di gran lunga l’azionista più forte di Piazzetta Cuccia e supera notevolmente Vincent Bollorè (sceso al 5,6% ma, secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, intenzionato a portarsi sotto il 2% entro i primi mesi di quest’anno) e Mediolanum (3,28%), mentre l’accordo di consultazione creato nel 2018 si ferma al 12,6%.

Malgrado le critiche rivolte in passato alla prima linea del gruppo, finora Del Vecchio non ha voluto incidere attivamente sulla governance e, per l’appunto, nell’ultima assemblea non ha presentato una lista, ma ha appoggiato la formazione di Assogestioni. Sarà interessante capire se questa linea sarà confermata. Fatto sta che la presenza di Delfin nella finanza italiana è sempre più consistente. Oltre all’11% di Mediobanca, la holding lussemburghese custodisce infatti il 4,8% di Generali e quasi il 2% di Unicredit.

Se l’esito della scalata rimane incerto, c’è comunque chi ritiene possibile un accordo tra il vertice di Mediobanca e Del Vecchio. La convinzione viene giustificata non solo con il lungo e fruttuoso rapporto di collaborazione tra Piazzetta Cuccia e Luxottica, ma anche con alcune possibili convergenze future. Forse su Trieste. Non è un mistero che Del Vecchio guardi con interesse alla strategia e alla governance delle Generali (di cui è terzo azionista al 4,84%) e che, con altri azionisti italiani, spinga per un cambio di passo. La scadenza ideale per muoversi è quella della primavera 2021, quando il cda della compagnia dovrà essere rinnovato, ma non è escluso che un cambiamento possa maturare prima. Non a caso da qualche settimana a Trieste e nella City milanese si sono riaccesi i rumor su possibili cambiamenti nella prima linea della compagnia, oggi ben presidiata dal general manager Frédéric de Courtois. (riproduzione riservata)

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