di Nicola Carosielli

Ammontano a circa 150 miliardi di dollari i danni causati da un totale di 820 catastrofi naturali avvenute nel 2019, secondo le stime della compagnia di rassicurazione Munich Re. Il tifone Hagibis, abbattutosi sul Giappone intorno alla metà di ottobre, è stato il singolo evento più grave causando danni per 17 miliardi, di cui però circa 10 miliardi erano assicurati. Tuttavia, per Ernst Rauch, esperto di clima a Munich Re, il 2019 è stato un anno «medio»; nell’anno record del 2017 a oggi, il totale delle perdite globali è stato più del doppio con oltre 350 miliardi di dollari. Con il passare dei decenni, comunque, si sta registrando un incremento delle coperture assicurative. Negli anni ‘80, ad esempio, le perdite non assicurate si attestavano al 75%, una percentuale ridottasi via via con il passare degli anni verso il 50%. Eppure, l’anno scorso, circa i due terzi dei danni subiti in tutto il mondo non sono stati assicurati, considerando che sui 150 miliardi, solo 52 miliardi di danni erano coperti da assicurazione. Un dato che a prima vista potrebbe sembrare in controtendenza ma che in realtà corrisponde al fatto che sono stati colpiti alcuni tra i Paesi più poveri sono stati colpiti. Il ciclone Idaiche ha devastato gran parte del Mozambico a marzo, ad esempio, ha causato danni per circa 2,3 miliardi di dollari nella città portuale di Beira e nell’entroterra e quasi nulla di tutto ciò era assicurato. In generale comunque, gli esperti ritengono che l’entità di danni del 2019 potrà essere superata di nuovo, soprattutto per via della crescente urbanizzazione. In tal senso, i gravi incendi che stanno affliggendo l’Australia, stimati ad ora in circa 430 milioni di euro, tuttavia potrebbero non aumenterà troppo la quantità di danni, almeno fin quando «non raggiungono una grande città» ha detto Rauch. (riproduzione riservata)

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