La Consob ha pubblicato l’elenco delle società quotate a piazza Affari, qualificate come pmi: sono 155 su un totale di 240. Secondo il Testo unico della finanza si tratta delle aziende «il cui fatturato, anche anteriormente all’ammissione alla negoziazione delle proprie azioni, sia inferiore a 300 milioni di euro, ovvero che abbiano una capitalizzazione media di mercato inferiore ai 500 milioni di euro. Non si considerano pmi gli emittenti azioni quotate che abbiano superato entrambi i predetti limiti per tre anni consecutivi». L’attribuzione della qualifica di pmi comporta alcune significative modifiche della disciplina. Per quanto riguarda la trasparenza degli assetti proprietari, sale dal 3 al 5% la soglia minima delle partecipazioni rilevanti da comunicare.
Le società possono, in merito all’opa obbligatoria, stabilire una soglia diversa da quella standard purché compresa tra il 25 e il 40%. È stato inoltre modificato l’intero regime normativo in materia di opa obbligatoria, introducendo la previsione secondo cui «nelle società diverse dalle pmi l’offerta è promossa anche da chiunque, a seguito di acquisti, venga a detenere una partecipazione superiore alla soglia del 25 per cento in assenza di altro socio che detenga una partecipazione più elevata».
Sulla base dei dati raccolti e delle verifiche effettuate dall’authority guidata da Paolo Savona, si è proceduto alla pubblicazione dell’elenco delle pmi al 30 settembre scorso, che ricomprende le sole società italiane, aventi sede legale in Italia, con almeno azioni ordinarie ammesse a negoziazione su Mta.
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