Giulia Provino

Lotta al riciclaggio sempre più efficiente. Sono state più di 106 mila segnalazioni di operazioni sospette analizzate dalle autorità nel 2019 e più di 105 mila quelle ricevute. Lo rivelano i dati dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (Uif) relativa alle segnalazioni di operazioni sospette (Sos) del secondo semestre 2019.
Il 2019 è stato un anno proficuo per l’antiriciclaggio, con 105.789 segnalazioni di operazioni sospette ricevute dalla Uif (+7,9% rispetto al 2018). In particolare, da luglio a dicembre del 2019 la Uif ha ricevuto 54.621 Sos (gli alert nel primo semestre del 2019 sono stati 51.201); un significativo incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno (+12,2%). Il maggior numero di segnalazioni è imputabile principalmente agli istituti di moneta elettronica (Imel), alle banche ed alle Poste. A seguito dello spostamento di attività e di segnalazioni da una società capogruppo a un intermediario finanziario controllato, le segnalazioni inoltrate nel secondo semestre da banche e Poste hanno registrato un aumento (+6,3%), insieme con l’incremento dell’incidenza degli altri intermediari e operatori finanziari al 22,2% (+3,6%) e alla stabilizzazione di quella del comparto non finanziario al 12,2%.
Il 51,1% delle segnalazioni inoltrate da segnalanti diversi da banche e Poste proviene dagli Imel e dagli istituti di pagamento (Ip), seguiti dai prestatori di servizi di gioco (con il 17,9% delle Sos inviate). Fra gli istituti di pagamento, i money transfer hanno inviato 4.163 Sos per un totale di 63.220 operazioni sospette (complessivamente il 26,9% degli importi sospetti trasferiti).
Gli importi delle operazioni segnalate hanno superato i 49 miliardi di euro, di cui oltre 46 miliardi sono riferiti alle operazioni effettivamente eseguite. Inoltre, nel 2019 sono state analizzate 106.318 Sos, riducendo le giacenze rimaste negli scaffali degli uffici ai minimi storici. In particolare, nel secondo semestre la Uif ha analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 55.328 segnalazioni e ha adottato 21 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette per un valore di 8,2 milioni di euro. Il 47,6% delle segnalazioni analizzate è stato valutato di significativo interesse finanziario.
A livello regionale, sono incrementate le Sos riferite a operazioni effettuate in Sicilia, Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna; mentre, a livello provinciale, Prato, Milano, Imperia, Napoli e Trieste si collocano ai primi cinque posti per numero di segnalazioni di operazioni sospette in rapporto alla popolazione.
Riguardo allo scambio di informazioni, nel secondo semestre 2019 la Uif ha ricevuto 226 richieste di informazioni da parte dell’Autorità giudiziaria e ha inviato 450 note di risposta, riferite anche a richieste avanzate negli anni precedenti. Inoltre, ha condotto 12 ispezioni presso soggetti obbligati, il cui numero è aumentato con l’entrata in vigore il 10/11/2019 del dlgs. 125/2019 che ha ampliata la categorie dei soggetti obbligati a segnalare. Sono state, poi, ricevute 684 richieste o informative spontanee da unità di informazione finanziaria (Fiu) estere e 6.825 segnalazioni cross-border dalla Fiu dell’Unione europea. Le richieste inoltrate a Fiu estere sono state 512, la maggior parte riguardate l’analisi di segnalazioni di operazioni sospette.
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