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Azimut ha registrato nel mese di dicembre una raccolta netta positiva per circa 163 milioni di euro, portando la raccolta netta dell’intero anno a quota 4,4 miliardi.
Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine dicembre a 50,8 miliardi, di cui 39,8 fanno riferimento alle masse gestite.
Proprio ieri il gruppo milanese ha annunciato il primo passo mosso in territorio africano attraverso l’acquisizione della società Rasmala Egypt Asset Management, uno dei maggiori operatori indipendenti in Egitto nel risparmio gestito, specializzato nella gestione di portafogli conformi alla Sharia, con masse equivalenti a 474 milioni dollari.
Banca Mediolanum ha registrato un saldo totale 2018 di 4,1 miliardi di euro, con la raccolta di risparmio gestito che si è attestata a 3 miliardi (407 milioni solo in dicembre).
Ma anche i piani individuali di risparmio hanno raccolto 800 milioni.
Mentre per quanto riguarda Finecobank , ha conseguito una raccolta netta record, per il secondo anno consecutivo, a quota 6,22 miliardi, in crescita del 4% rispetto al 2017.
La raccolta netta nel solo mese di dicembre è stata di 797 milioni.

 

Metà degli acquisti di auto in Italia è sostenuta da un finanziamento. Il dato emerge dal Market Outlook di Crif dedicato al credito nel settore auto. Lo studio prende in esame il periodo compreso fra luglio 2017 e giugno 2018 in cui il 49,6% dei veicoli è stato venduto con il supporto di un prestito finalizzato. I finanziamenti auto, del resto, rappresentano l’81% del giro d’affari (inteso come volume di erogazioni) del credito al consumo in Italia Cresce in particolare il ruolo delle finanziarie «indipendenti» (+15,1%) rispetto a quelle direttamente subordinate alle case automobilistiche (+4%), le cosiddette captive. Nella stragrande maggioranza dei casi (82,1%) i consumatori ricorrono a prestiti per acquistare auto nuove che, com’è evidente, richiedono un esborso maggiore. Il ricorso al credito è meno diffuso per le auto usate, anche se negli ultimi tempi si registra una crescente attenzione al mercato da parte delle finanziarie.

Azimut H. ha registrato nel mese di dicembre 2018 una raccolta netta positiva per circa 163 mln euro, portando così la raccolta netta dell’intero anno a 4,4 mld.
Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine dicembre a 50,8 mld, di cui 39,8 mld fanno riferimento alle masse gestite. «Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti in un anno caratterizzato da un contesto di mercato di complessità crescente.

corsera

  • L’auto frena dopo 10 anni
Dopo circa 10 anni di costante crescita delle vendite di vetture nel mondo, il 2019 potrebbe essere il primo di una sequenza interrotta.
Esistono poi isole felici, come le immatricolazioni in Italia di Jeep aumentate del 70,77% nel 2018, quelle di Volkswagen hanno registrato il più 12,35%, toccando le 163 mila unità.
Volvo ha battuto tutti i record con 642.253 vendite nel mondo, Seat ha realizzato un miracolo, consegnando 517.600 vetture globalmente, il sesto anno consecutivo di crescita.
Automobili Lamborghini dovrebbe comunicare vendite in aumento, nel 2018, del 50% rispetto al 2017, ossia avvicinarsi alle 5.800 unità.

  • Azimut raccoglie 4,4 miliardi nel 2018
Raccolta positiva a dicembre pari a circa 163 milioni per il gruppo Azimut, che ha chiuso così il 2018 con un valore complessivo di 4,4 miliardi di euro in rallentamento rispetto al dato record di 6,7 miliardi registrato l’anno precedente. A fine dicembre il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato del gruppo si attestava a 50,8 miliardi, 39,8 miliardi dei quali fanno riferimento alle masse gestite.
  • Generali, i grandi azionisti riaprono la partita su governance e vertice
Si riapre la partita per la presidenza delle Generali, con il fronte dei soci privati italiani, rappresentato innanzitutto da Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, pronto a far valere il peso delle azioni di Trieste in portafoglio, cresciuto sensibilmente negli ultimi mesi.
Il dossier della lista per il rinnovo del board sembrava archiviato con la conferma di Gabriele Galateri alla presidenza almeno per un altro mandato.
L’unica certezza, allo stato, è che Caltagirone e Del Vecchio sono intenzionati a salire ancora nel capitale della compagnia.Valore, peraltro che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe crescere ulteriormente e superare tale soglia se i prezzi consiglieranno l’investimento.

 

  • Anima. Rally con volumi raddoppiati con l’avvio del piano di buy-back
Balzo del titolo Anima ieri a Piazza Affari con volumi più che raddoppiati rispetto alla media, proprio nel giorno in cui la società attiva nel risparmio gestito ha avviato le operazioni di riacquisto del capitale proprio. Le azioni hanno chiuso a quota 3,6 euro in rialzo del 7,13% rispetto alle quotazioni della vigilia: prezzi che restano ancora al di sotto dei target indicati da diversi analisti. Equita per esempio accompagna una raccomandazione «buy» a un obiettivo a 5,5 euro, mentre Mediobanca, pur restando più cauta («neutral»), stima comunque un prezzo più elevato dei corsi di Borsa e pari a 5 euro.