Secondo il ceo di Zurich, l’economia globale va meglio che negli anni passati. Gli Usa continuano a crescere e lo faranno fino alla fine dell’anno. Mentre l’Europa frena ma resta in positivo. L’Italia? È una piccola quota del nostro mercato, ma lo spread non deve aumentare
di Andrea Cabrini

Mario Greco, amministratore delegato di Zurich, è intervenuto ai microfoni di Class Cnbc a margine del World Economic Forum di Davos.

Domanda. Che clima si respira sul tema dell’economia globale?
Risposta. L’economia globale va molto meglio che negli anni passati, i fondamentali sono solidi e non ci sono grandi motivi per dubitare della loro tenuta. Le discussioni si incentrano tutte sui rischi geopolitici, sulle situazioni in alcune zone del mondo e sulla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
D. Cosa la rende ottimista?
R. L’economia americana continua a crescere e noi riteniamo continuerà a farlo fino alla fine di quest’anno. Le economie europee stanno frenando, ma rimangono comunque in territorio positivo. La Cina sta rallentando, ma è anche in grado di riprendere l’accelerazione e la velocità.

D. Cina e Asia restano strategiche per voi?
R. Certo. Abbiamo fatto molte acquisizioni negli ultimi tre anni in Asia e sono tutte indicative dell’importanza che quella regione del mondo ha per noi.
D. Come vede il 2019 per l’Europa?
R. Bisognerà vedere che cosa succederà con le elezioni europee e quali saranno le conseguenze della Brexit, ma l’economia oggi è molto più solida di qualche anno fa e l’uscita dal Qe è molto positiva per noi e per tanti settori industriali. Mi aspetto un 2019 stabile.
D. Come vede il livello dei tassi in Europa?
R. Non ci aspettiamo cambino sostanzialmente ma, se dovessero cambiare, lo faranno leggermente al rialzo.
D. Come vede la situazione italiana?
R. Se lo spread rimane a questi livelli o scende è una cosa positiva. È importante che non aumenti. Spero che il pil italiano riprenda a salire e non confermi la frenata che si è vista nel quarto trimestre. L’Italia per noi è relativamente piccola, è un business profittevole di cui siamo contenti ma la nostra quota di mercato in Italia è limitata.
D. Come la aumenterete?
R. Replicando i prodotti e i servizi ai clienti che abbiano portato in Europa da Stati Uniti e Asia. (riproduzione riservata)

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