Le minacce informatiche contro le infrastrutture critiche nazionali italiane si sono quintuplicate in un anno: nel 2017 hanno toccato quota 28.500, e i veri e propri attacchi che sono arrivati a 1.006.

E’ quanto emerge dai dati resi noti dalla Polizia postale, che confermano le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza informatica di Pubblica amministrazione e imprese.

I 28.522 allarmi per gli obiettivi di interesse nazionale sono stati diramati dal Cnaipic, centro nazionale anticrimine per la protezione delle infrastrutture critiche,  a fronte delle quali la Polizia postale ha avviato 68 indagini con la denuncia di 33 persone e due arresti.

La Polizia postale sottolinea che i criminali informatici utilizzano tecniche sempre più sofisticate e difficili da individuare, rivolgendosi con il passare del tempo a un numero sempre più ampio di obiettivi sia nel campo istituzionale sia nel campo privato, per estorcere o trafugare somme di denaro poi “dirottate” su conti, o carte di credito, che in molti casi sono intestati a intermediari di comodo.

Tra le tecniche più utilizzate in questo campo c’è quella del phishing, le truffe che viaggiano via e-mail: proprio in questo settore la polizia postale è riuscita a recuperare nel 2017 20 milioni di euro prima che arrivassero nelle disponibilità dei criminali informatici, e recuperato 862mila euro da bonifici già disposti.

Ma al di là dei veri e propri attacchi contro infrastrutture critiche, istituzioni o aziende, il campito della polizia postale è stato ance quello di prevenire i reati e contrastare la diffusione di idee che conducono al terrorismo e alla radicalizzazione, tenendo sotto controllo 17mila siti web e rimuovendo una serie di contenuti. L’intervento diretto delle forze dell’ordine, in ogni caso, arriva come extrema ratio in un percorso che già oggi vede ad esempio, nel campo del terrorismo di matrice islamica, vede i gestori dei siti rimuovere direttamente i contenuti illeciti.

In netta crescita anche i reati informatici contro la persona, dalla diffamazione al cyberstalking, fino alla violazione delle norme sul trattamento dei dati personali, dove la Polizia postale ha portato a termine 917 denunce e otto arresti.