Nel mese di novembre la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 6,8 mld, in ulteriore crescita del 9,1% rispetto allo
stesso mese del 2016, dopo il +5,8% registrato il mese precedente.

Da gennaio i nuovi premi vita emessi hanno raggiunto € 73,4 mld, in calo del 5,8% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Il 37% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 47% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2016 e che il 49% delle imprese, per una quota premi pari al 59%, ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed
extra-U.E..
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 1,7 mld, in calo del 15,4% rispetto a quanto raccolto a novembre 2016, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 8,5 mld (+3,2% rispetto allo stesso mese del 2016), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 89,1 mld, il 6,1% in meno rispetto all’analogo periodo del 2016.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di novembre i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a € 4,0 mld, circa il 60% dell’intera nuova produzione vita (9 punti percentuali in meno rispetto allo stesso mese del
2016), registrando, seppur con variazioni più contenute, una raccolta ancora in calo rispetto allo stesso mese del 2016 (-5,6%).
Da gennaio i nuovi premi di ramo I sono ammontati a € 46,5 mld, in diminuzione del 18,9% rispetto all’analogo periodo del 2016.

Negativo, dopo la singolare variazione positiva del mese precedente, risulta anche l’andamento della raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V che nel mese di novembre ammontano a € 83 mln (l’1% dell’intera nuova produzione), in calo del 25,9% rispetto
allo stesso mese del 2016; da inizio anno il volume di nuovi premi ha raggiunto un importo pari a € 1,2 mld, il 21,4% in meno rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
La restante quota della nuova produzione vita emessa nel mese di novembre ha riguardato quasi esclusivamente il ramo III (nella forma unit-linked), con un ammontare pari a € 2,7 mld (il 39% dell’intero new business, 9 punti percentuali in più rispetto all’analogo mese del 2016), ancora in forte incremento annuo (+45,0%); da gennaio la raccolta di nuovi affari è ammontata a € 25,6 mld, in crescita del 34,4% rispetto all’analogo periodo del 2016.

I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali sono stati pari a € 156 mln (il 2% dell’intera nuova produzione vita), l’ammontare più alto da inizio anno ma ancora in calo del 2,4% rispetto a novembre 2016, raggiungendo da gennaio un volume pari a € 1,2 mld, il 4,7% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Nel mese di novembre i nuovi premi attinenti a forme di puro rischio sono stati pari a € 62 mln (quasi l’1% del totale new business), in linea con i mesi precedenti ma in calo, per la prima volta da inizio anno, rispetto allo stesso mese del 2016 (-8,1%). Da gennaio tali polizze hanno raggiunto un importo di € 675 mln, l’11,2% in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente; il 28% di questo ammontare, pari a € 191 mln, è costituito da polizze non abbinate a mutui e credito al consumo, in aumento dell’11,6% rispetto al corrispondente periodo del 2016.
Da inizio anno il numero totale delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 3,7 milioni, in aumento del 6,2% rispetto al corrispondente periodo del 2016.

Ancora con riferimento alle sole imprese italiane ed extra U.E., la modalità di versamento a premio unico ha continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi e al 63% in
termini di numero di polizze; sempre da inizio anno l’importo medio dei premi unici è stato di quasi € 29.300 mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio di circa € 1.450 e € 4.700.

Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – il decremento del volume premi da inizio anno passerebbe da -5,8% a -11,0%.

Fonte: ANIA Trends