«Problemi di malasanità? Ti aiuteremo ad ottenere un equo risarcimento danni a causa di un errore medico, in tutta Italia!» , oppure «Se vuoi ottenere un risarcimento per i danni che hai subito, a causa di un errore medico, ti seguiamo in tutta Italia». Gli specialisti della responsabilità medica, sono fra gli avvocati più dediti alla pubblicità, probabilmente perché è il modo più semplice per comunicare e raggiungere i loro potenziali clienti, che molto spesso non sono neanche a conoscenza dei diritti e delle possibilità che hanno per far valere le proprie istanze.

Messaggi radio, video ma soprattutto internet. Questi i canali con cui molti studi attivi nel settore si fanno pubblicità. Sul sito dello studio legale Lombardo ad esempio vengono riportate delle storie di «successo» seguite dagli avvocati e terminate con un risarcimento, si tratta di errori di diagnosi di patologie, interventi chirurgici errati, mancata diagnosi di infarto e chirurgia plastica dannosa. I risarcimenti citati vanno dai 90 ai 750 mila euro e ottenerli per lo studio dovrebbe essere fondamentale, vista la politica seguita del «pagherai solo a risarcimento ottenuto!», come si legge sul sito. Anche il nome del portale fa la sua parte, non a caso quello dello studio legale Sgromo, fondato nel 1964 ad opera di Giovambattista Sgromo e oggi guidato da Bruno Sgromo, si chiama proprio «risarcimentomalasanita.net» e appena lo si visita parte l’audio dello spot «Vuoi giustizia per la tua salute a causa dell’errore del medico o di una struttura sanitaria? ( ) Fai valere la tua legge e i tuoi diritti senza spese fino al risarcimento», anche questo studio infatti applica la politica del «paghi la parcella solo quando vieni risarcito». In questo caso, la pubblicità parla proprio di un «Patto Sgromo», che sul sito è descritto come «un accordo basato sul risultato. Dopo aver accertato la responsabilità del medico, viene definito insieme al cliente un corrispettivo sul risarcimento che verrà onorato solo ed esclusivamente ad esito positivo della controversia». Come si legge sul portale, il «Patto» fa si che l’intero staff (l’ avvocato, il medico specialista ed il medico legale) sia interessato al buon esito della controversia tanto quanto il cliente visto che vengono retribuiti in termini percentuali, sul valore della controversia, esclusivamente a risarcimento ottenuto «(ai sensi del nuovo codice deontologico forense approvato dal consiglio nazionale forense nella seduta del 31 gennaio 2014)», riporta il sito. Questo studio legale ha anche una pagina Facebook seguita da oltre 13mila persone, sempre molto aggiornata con gli articoli relativi agli ultimi fatti di cronaca riguardanti la malasanità e non solo, ci sono infatti anche esempi positivi di ospedali che funzionano e che sono attenti ai pazienti e anche notizie in generale sulla sanità.

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