Intesa Sanpaolo conferma: l’aggregazione è allo studio
di Massimo Galli

Si fa sempre più concreta l’ipotesi che Intesa Sanpaolo lanci un’offerta pubblica di scambio (ops) sulla maggioranza di Generali, con l’obiettivo di creare un campione leader anche nel risparmio gestito. Dopo la conferma da parte di alcune fonti di mercato, in serata è arrivata una nota ufficiale dell’istituto, che a proposito di un’eventuale matrimonio con il Leone «conferma il proprio interesse industriale per la crescita del settore del risparmio gestito, del private banking e quello dell’assicurazione.

Tali opportunità, incluse possibili combinazioni industriali con Assicurazioni Generali, sono oggetto di valutazioni in corso da parte del management».

Il progetto, che darebbe vita a un gruppo con una capitalizzazione di borsa pari a 60 miliardi di euro, avrebbe già l’appoggio delle due fondazioni principali azioniste della banca, Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo, che sarebbero disposte a diluirsi e anche a un’eventuale riduzione temporanea dei dividendi nella fase iniziale dell’aggregazione. Intesa avrebbe il conforto di Allianz come compratore marginale, disposto a rilevare parte delle attività che potrebbero rivelarsi eccedenti per l’Antitrust.

Intanto gli operatori di borsa sembrano credere a questo scenario. Il titolo Generali è stato protagonista di un altro balzo, guadagnando l’8,21% a 15,42 euro. E’ passato di mano circa il 3% del capitale. In due giorni il totale scambiato è ammontato a poco più del 5%, per un controvalore di 1,2 miliardi di euro.

Su di giri anche Mediobanca (+5,58%), mentre Ca’ de Sass ha ceduto il 4,42%.

Gli analisti di Equita sim azzardano comunque un’ipotesi alternativa all’ops: «Intesa potrebbe rilevare la quota di Unicredit in Mediobanca (8,7%) con il successivo lancio di un’offerta su Piazzetta Cuccia. In questo modo Intesa Sanpaolo, oltre a controllare un business più affine, diventerebbe indirettamente il primo socio di Generali con il 13% e potrebbe coagulare una minoranza di blocco in chiave antiscalata».

Oggi sarà la prima di una serie di giornate cruciali per la vicenda, con la riunione del cda del Leone in programma a Milano. Il consiglio potrebbe anche sancire l’uscita di scena del d.g. Alberto Minali.

Sempre oggi scenderà in campo la Consob, che ha convocato Intesa. Domani sfileranno davanti alla Commissione i rappresentanti della stessa Generali e di Unicredit.

Infine, in un’intervista all’emittente Class Cnbc, l’ex a.d. delle Generali, Giovanni Perissinotto, ha criticato la gestione della compagnia negli ultimi anni: «C’è stata una riduzione del giro d’affari, una performance non esaltante in borsa, e l’insieme di questi fattori ha dato l’impressione di un gruppo che non era più in grado di competere alla pari con i principali attori internazionali del settore. Di qui la trasformazione in potenziale preda».

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