L’entrata in vigore del nuovo regime di vigilanza Solvency II, fondato su una valutazione prospettica del rischio e criteri di valutazione secondo i prezzi di mercato, implicherà una maggiore sensibilità dei dati su cui si misura la solidità patrimoniale di imprese e gruppi alle mutevoli condizioni di rischio e di mercato.

Come raccomandato dall’IVASS durante la fase preparatoria al nuovo regime, le imprese dovranno adottare politiche improntate alla massima prudenza nella distribuzione dei dividendi e nella corresponsione della componente variabile della remunerazione agli esponenti aziendali, in vista della chiusura dei conti sul 2015.

Queste politiche dovranno essere mirate alla conservazione o al raggiungimento, a livello sia individuale sia consolidato, di un livello di solvibilità attuale e prospettica coerente con il complesso dei rischi assunti dall’impresa, fermo restando il rispetto dei requisiti patrimoniali obbligatori che, sulla base delle valutazioni condotte sotto l’egida dell’EIOPA, il settore assicurativo del nostro paese ha mostrato di garantire. In particolare, occorre che tali politiche tengano conto anche di potenziali condizioni di mercato avverse, che incidono significativamente sul valore delle attività e passività dell’impresa