Dai-ichi Life Insurance ha in programma per il 2016 di intensificare il processo di acquisizione sfruttando la controllata statunitense Protective Life e garantendo maggior potere decisionale ai manager delle filiali estere.
Lo ha affermato il presidente della compagnia assicurativa giapponese Koichiro Watanabe.
Dai-ichi Life è stata una delle aziende nipponiche più aggressive all’estero avendo acquisito compagnie in Vietnam nel 2007 e in Australia nel 2011 e siglando lo scorso febbraio un accordo da 5,6 miliardi di dollari per rilevare Protective Life.
Ora la seconda maggior compagnia assicurativa del Giappone dopo Japan Post Insurance intende ampliare la propria presenza in Usa e Sud-est asiatico, ha aggiunto Watanabe, sottolineando come l’acquisizione della società dell’Alabama abbia consentito di accedere non solo ad un vasto patrimonio di competenze ma anche al mercato dei finanziamenti in dollari considerato cruciale nell’attuale periodo di deprezzamento dello yen contro il biglietto verde che rende difficile per i giapponesi procedere con acquisizioni all’estero.
“Anche con l’attuale tasso di cambio, possiamo continuare a fare operazioni di M&A sul mercato Usa”, ha sottolineato Watanabe.
Lo scorso ottobre Protective ha infatti effettuato la sua prima acquisizione da quando è passata sotto il controllo di Dai-ichi acquistando un blocco di polizze Vita da Genworth Financial per circa 661 milioni di dollari.
Al di fuori degli Usa, Watanabe ha indicato il Sud-est asiatico come mercato di riferimento per eventuali operazioni e non la Cina, dove la penetrazione delle società estere e’ limitata, mentre ha escluso l’Europa a causa dell’attuale contesto deflativo.
Dai-ichi vede anche l’asset-management come ulteriore area di crescita. La compagnia assicurativa ha in programma di integrare il suo business delle gestioni patrimoniali con quello di Mizuho Financial Group durante il 2016. In tal modo nascerà uno dei maggiori asset manager del Giappone con circa 415 miliardi di dollari di masse gestite.