In seguito all’abbattimento in Ucraina del jet malaysiano, gli Stati Uniti forniranno il loro supporto, su proposta dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (International Civil Aviation Organization- ICAO) delle Nazioni Unite, per un progetto di condivisione delle informazioni riguardanti i rischi in cui possono incorrere i velivoli commerciali operanti nelle zone di conflitto.

Il sostegno degli Stati Uniti  dà una grande spinta al progetto, dato il vasto network dell’intelligence e la pressione che Washington può porre sugli altri paesi per spingerli a condividere informazioni.

L’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile proporrà il nuovo sistema di monitoraggio alla conferenza sulla sicurezza maggiore che si terrà il 2 febbraio a Montreal.

Il progetto prevede che l’ICAO gestisca un sito web centrale dove gli stati e le organizzazioni possono pubblicare informazioni riguardo alle zone di conflitto.

L’aereo passeggeri malaysiano, che volava da Amsterdam a Koala Lumpur, è stato abbattuto in Ucraina lo scorso luglio, causando la morte delle 298 persone a bordo.

L’incidente si è verificato durante gli scontri tra l’Ucraina e i ribelli separatisti filo russi nell’Ucraina orientale. Secondo gli Stati Uniti l’aereo fu colpito da un missile terra-aria lanciato dai ribelli, mentre per la Russia è stata l’aeronautica militare ucraina ad abbatterlo.

L’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile, con sede a Montreal, stabilisce per i suoi 191 stati membri gli standard di sicurezza che di solito diventano requisiti normativi.

A luglio ha lanciato una task force per cercare un modo per condividere meglio le informazioni riguardanti i rischi nelle zone di conflitto.

L’ICAO non apre né chiude lo spazio aereo nelle zone di conflitto e il progetto non cambierà questo dato di fatto. I paesi, inoltre, non saranno obbligati a fornire informazioni.

Il tentativo di creazione di un meccanismo centralizzato di condivisione di informazioni è stato definito dalla Russia come “superficiale” e fuori dal mandato dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile.

Due delle principali sfide che deve affrontare la task force dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile, che si occupa di sicurezza nelle zone di conflitto, sono chi gestirà un tale deposito centrale di notizie e come spingere le nazioni a divulgare informazioni sensibili.

Il progetto dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile non assolverà i governi o le compagnie aree dalla loro responsabilità di mantenere al sicuro i passeggeri ma renderà più facile raccogliere velocemente le informazioni, riducendo la distanza tra le compagnie aeree con sede in diversi paesi e incoraggiando, senza obbligazioni, gli stati a condividere più informazioni.