Sace partecipa alla missione in Repubblica del Congo promossa dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dello sviluppo economico, e conferma la piena disponibilità a sostenere la penetrazione delle imprese italiane in questo mercato oggi poco presidiato, caratterizzato da un contesto operativo ancora rischioso, ma capace in prospettiva di offrire buone opportunità in una gamma differenziata di settori. 
La missione fa seguito a quella del Premier Matteo Renzi dello scorso luglio in Angola, Congo e Mozambico, ed è dedicata al rilancio del ruolo dell’Italia e delle sue imprese in Africa sub-sahariana, dove le produzioni e le tecnologie Made in Italy possono incontrare un importante bacino di domanda ancora inespressa. Secondo le stime di Sace, l’export italiano verso la Repubblica del Congo potrebbe mettere a segno una crescita pari a circa 80 milioni di euro tra il 2015-2017, se riuscisse a cogliere a pieno il trend della domanda di beni da importare espressa dal Paese. 
Driver principale delle opportunità per le imprese italiane è il piano di investimenti pubblici varato dal governo per sviluppare una rete di infrastrutture di base, trasporti ed energia. Vi è inoltre un buon potenziale per i settori delle costruzioni e del turismo anche sulla scia degli attesi All-Africa Games, le olimpiadi africane, che saranno ospitate proprio a Brazzaville il prossimo settembre. Iniziative che rientrano tutte in una strategia di maggior diversificazione dell’economia congolese, con l’obiettivo primario di ridurne la vulnerabilità rispetto all’andamento delle materie prime e colmare gap socio-economici nella popolazione. L’export italiano nel Paese, pur mantenendosi ancora su livelli piuttosto bassi (intorno ai 240 milioni di euro), sta registrando una crescita a ritmi sostenuti, con tassi a due cifre nei primi dieci mesi del 2014 e performance molto positive in settori quali la meccanica strumentale, trainata dai macchinari agricoli e tessili, i mezzi di trasporto e i metalli.