di Anna Messia

Entra nel vivo il riassetto di Helvetia in Italia dopo che la compagnia svizzera, lo scorso luglio, ha lanciato l’offerta pubblica di acquisito sulla Nationale Suisse, di cui possedeva già il 17,7%. Un’operazione chiusa ad ottobre con Helvetia che è arrivata a detenere il 98% dei diritti di voto e del capitale di Nationale Suisse. 
A questo punto l’obiettivo è il controllo totale della Nationale Suisse e il ritiro delle sue azioni dalla negoziazione di Borsa. Intanto però sono già stati aperti i cantieri dell’integrazione, il cui completamento è previsto per fine 2017. Lavori che stanno avendo inevitabili riflessi anche sul mercato italiano, considerando che dall’integrazione delle due realtà presenti in Italia nascerà un aggregato nel ramo Danni da oltre 500 milioni di euro di premi, che secondo i dati Ania si collocherà all’undicesimo posto tra i gruppi assicurativi che operano nel Paese. Circa 416 milioni di premi Danni, in particolare, arrivano da Helvetia e poco più di 100 milioni da Nationale Suisse (dati Ania 2013). A questi vanno aggiunti i premi Vita, pari a 485 milioni per Helvetia e circa 31 milioni in Nationale Suisse, con l’aggregato che si piazzerà all’incirca al ventesimo posto nel ramo Vita. Un’integrazione facilitata dal fatto che le due compagnie sono piuttosto simili. Entrambe operano, per esempio, prevalentemente con un rete di agenti plurimandatari e l’intenzione del gruppo elvetico sarebbe di procedere rapidamente con la fusione. Già nel dicembre scorso è stato del resto diffuso il nuovo organigramma di vertice, che vede la conferma al comando di Francesco La Gioia, già amministratore delegato del gruppo Helvetia Italia. Mentre Michelangelo Avello, già rappresentante legale e ceo di National Suisse, sarà il nuovo chief financial officer della compagnia.

La fusione con Nationale Suisse non è però l’unica semplificazione in programma per Helvetia in Italia. La compagnia ha già avviato un’altra riorganizzazione, che prevede l’incorporazione di Helvetia Vita in Chiara Vita, e che ha già ricevuto il via libera dell’Ivass, l’autorità di controllo del settore. Chiara Vita, con poco meno di 3 milioni di riserve, è la società che distribuisce polizze Vita negli sportelli del Banco Desio . A fine 2012 Helvetia decise di salire dal 70 al 100% della compagnia, rilevata nel 2008 quando la spuntò su altri pretendenti, come i francesi di Groupama o di Cnp, firmando un contratto di distribuzione esclusiva di almeno dieci anni, rinnovabile. Nel 2012 Helvetia ha anche deciso di prendere il 50% della compagnia Danni, Chiara Assicurazioni, che colloca le polizze anche con altri partner bancari. Ora è arrivata la decisione di procedere ulteriormente con la razionalizzazione integrando Chiara Vita ed Helvetia Vita. La riorganizzazione, anche in questo caso, ha avuto effetti sul management, con l’amministratore delegato di Chiara Vita, Fabio Massimo Bastia, che secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza ha di recente rassegnato le dimissioni alla volta di Cattolica Assicurazioni , dove stavano cercando già da un po’ di tempo un direttore per il ramo Vita. (riproduzione riservata)