L’Ordine degli Attuari ha emanato le Linee Guida dell’Attuario Incaricato RCA (“AIRCA”) fornendo specifiche indicazioni sulle modalità di svolgimento di tale importante ruolo professionale, previsto dalla normativa, con la previsione di specifici requisiti tra cui l’iscrizione all’Albo Nazionale degli Attuari, e finalizzato a fornire un giudizio sulle tariffe e sulle riserve tecniche accantonate a bilancio dalle Compagnie di Assicurazioni che esercitano il ramo RCA.

L’Ordine degli Attuari, tenendo anche conto del complesso delle esperienze maturate nei primi otto anni dalla istituzione di tale importante figura professionale, ha fornito gli indirizzi di carattere generale sull’approccio da seguire in coerenza con il quadro normativo vigente, nonché indicazioni e chiarimenti su aspetti che, pur risultando importanti nel contesto dell’attività, non risultano regolati sul piano applicativo e operativo in modo esplicito dalle norme esistenti.

Con tale iniziativa l’Ordine degli Attuari intende consentire non solo agli AIRCA, ma a tutti gli iscritti all’Ordine che si occupano della materia, di lavorare in condizioni di certezza regolamentare su molteplici aspetti dell’attività ora definiti, al fine di poter svolgere al meglio e serenamente il loro delicato lavoro professionale, ferma restando la volontà di continuare a dialogare con l’Organo di Vigilanza per ulteriori approfondimenti e perfezionamenti. 

Si sottolinea come il rispetto da parte degli iscritti all’Albo delle Linee Guida in oggetto, che troveranno prima applicazione per le nuove tariffe emanate a decorrere dal 1 aprile 2015 e per le riserve tecniche dalle valutazioni relative al bilancio semestrale al 30 giugno 2015 risulti un obbligo derivante dal codice deontologico.

“Con tale atto – sottolinea il Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari Giampaolo Crenca – l’Ordine degli Attuari ribadisce il suo fondamentale ruolo e le competenze uniche dei propri iscritti nell’ambito del settore RCA, confermando la disponibilità, più volte sottolineata, di partecipare ad un tavolo di lavoro allargato, più volte auspicato e proposto,  con tutti gli attori interessati (governo, imprese di assicurazioni, consumatori, etc…) per fornire il proprio contributo ad una riforma strutturale del settore, fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese”.