Nel mese di novembre la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 7,3 mld, il 47,6% in più rispetto allo stesso mese del 2013; da inizio anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 84,2 mld, in crescita del 48,8% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Considerando anche i nuovi premi del campione delle imprese U.E., pari a € 1,2 mld, raddoppiati rispetto a novembre 2013, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 8,5 mld (+54,9% rispetto allo stesso mese del 2013), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 99,2 mld, il 46,5% in più rispetto all’anno precedente.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di novembre i premi di ramo I afferenti a nuove polizze individuali hanno registrato una crescita del 29,3% rispetto allo stesso mese del 2013, a fronte di un ammontare pari a 5,1 mld (il 70% dell’intera nuova produzione emessa). Ancora in forte accelerazione è risultata la raccolta di nuovi premi su polizze di ramo V, pari a € 289 mln (il 4% dell’intera nuova raccolta), quasi triplicata rispetto a novembre 2013.

La restante quota (26%) della nuova produzione vita ha riguardato i premi di ramo III, esclusivamente di tipo unit-linked, che, in linea con i mesi precedenti, hanno registrato una raccolta in forte aumento

(duplicata rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) per un ammontare pari a € 1,9 mld. I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 123 mln, sono risultati in aumento del 12,1% rispetto a novembre 2013. Si evidenzia, inoltre, che l’82% delle imprese del campione statisticato, rappresentative dell’86% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2013 e che il 45% delle imprese (per una quota premi pari al 41%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+48,8%). Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno diminuirebbe dal 48,8% al 39,3%.