Qualche settimana fa Ellen Carney, Forrester Research, ha pubblicato nel suo blog che Google Compare Auto Insurance Services Inc., avrebbe ottenuto la licenza per vendere prodotti assicurativi in almeno 26 stati e sta collaborando con varie compagnie assicurative, tra cui Dairyland, MetLife e Mercury Insurance.

Carney riporta che Google sta lavorando sul progetto da più di due anni e potrebbe lanciarlo finalmente in California a fine semestre, in seguito nell’Illinois, in Pennsylvania e in Texas.

Secondo l’esperto tecnologico di Forrester Research, Google potrebbe essere in rapporti con CoverHound, che attualmente offre i preventivi online di molte compagnie assicurative, tra cui Hatford, esurance, 2st Century, Travelers, Safeco, National General, Progressive, Foremost, Plymouth Rock e altre.

Conor Dougherty, del blog sulla tecnologia Bits del New York Times, ha riportato inoltre che Google di recente ha stabilito una collaborazione con CompareNow.com, il sito di comparazione prezzi dei prodotti assicurativi.

Comparenow, lanciato nel 2013 e avente sede in Virginia, permette agli utenti, dopo la compilazione di un unico modulo semplificato, di ottenere preventivi da varie compagnie assicurative e di acquistare una polizza online, tramite telefono o agente.

Google potrebbe rappresentare una concorrenza forte per gli altri fornitori di prodotti assicurativi.

Secondo la ricerca di Accenture, due terzi (67%) dei clienti assicurativi hanno affermato che considererebbero di acquistare prodotti assicurativi da entità diverse dalle compagnie assicurative, il 23% di essi preferirebbe acquistare da fornitori di servizi online come Google e Amazon.

“La competizione nel settore assicurativo potrebbe intensificarsi rapidamente in quanto i consumatori diventano sempre più propensi ad acquisire prodotti assicurativi non solo dai concorrenti tradizionali, come le banche, ma anche dai colossi Internet,” ha affermato in febbraio Michael Lyman, consigliere delegato per la consulenza gestionale nelle pratiche del settore assicurativo di Accenture, dopo la pubblicazione del suo studio.

Secondo quanto riporta l’Insurance Journal, Google ha partecipato in prima linea allo sviluppo dei veicoli senza conducente, detiene il dominio GoogleCompare.com ma il sito non è operativo.

Google non ha riposto alle richieste di informazioni da parte dell’Insurance Journal e ha dichiarato a Reuters e al Wall Street Journal di non voler commentare le speculazioni.