Poste Vita è da una parte il fiore all’occhiello e dall’altra anche la gallina dalle uova d’oro del gruppo guidato oggi da Francesco Caio. Nata nel non lontano 1999, in soli 13 anni è riuscita balzare in vetta all’Olimpo assicurativo, con una raccolta premi di 13,2 miliardi nel 2013 e superando addirittura la stella di Generali. Si tratta di risultati impressionanti e ineguagliati in qualsiasi altra parte del mondo. Oggi la quota di mercato è del 15 per cento. La compagnia vita dà alle Poste di Francesco Caio un altro importante vantaggio: è infatti l’unico business che offre un apporto crescente all’Ebit di gruppo. Il comparto postale è passato da un Ebit negativo di 202 milioni nel 2011, a uno sempre negativo di 584 nel 2012 e addirittura a uno di 631 nel 2013. E anche quello finanziario si è un po’ bloccato, dopo le belle performance del decennio scorso: l’apporto all’Ebit di gruppo è rimasto sostanzialmente statico passando dai 1.618 milioni del 2011 ai 1.567 del 2012 e ai 1.595 del 2013. Invece il segmento assicurativo di Poste ha messo a segno un vero e proprio boom: l’apporto all’ Ebit di gruppo è passato dai 199 milioni del 2011 ai 371 del 2012 e ai 411 del 2013: in soli due anni è più che raddoppiato. I numeri del primo semestre del 2014 confermano questo positivo trend: il risultato operativo del business assicurativo è stato di 220 milioni su un totale di 506 dell’intero gruppo. Conquistata con relativa facilità la vetta nella classifica italiano del ramo vita, il gruppo assicurativo di Poste guidato da Maria Bianca Farina, punta adesso al settore danni. Con “Poste Assicura” vuole ripetere in questo ramo l’eccellente performance già riscontrata nel vita. (a.bon.)