di Claudia Cervini

Parte la fase due della riorganizzazione di Banca Nazionale del Lavoro. Un restyling commerciale, previsto dal piano 2014-2016, e dettato dalla necessità diffusa nel settore bancario di una razionalizzazione dei costi operativi che va di pari passo con l’esigenza di incrementare la redditività migliorando il servizio al cliente. 
Con quest’obiettivo, la banca controllata dai francesi di Bnp Paribas  e guidata in Italia da Fabio Gallia, sta implementando un nuovo format di agenzia chiamato Europa (numerose quelle che prenderanno piede nell’arco del piano). Il modello è quello inaugurato a Roma: un punto vendita che concentrerà all’interno della stessa filiale tutti i prodotti delle società controllate dal gruppo Bnp  (dai noleggi di auto a lungo termine di Arval ai prodotti assicurativi, di leasing e di real estate) in una logica di cross-selling (cioè vendita di più prodotti a clienti fidelizzati) e di one stop shopping (acquisti in un unica fermata). A queste si affiancano altre agenzie cosiddette leggere (e tecnologicamente avanzate), già presenti sul territorio. La banca sta definendo altresì nuovi profili professionali nell’ambito degli specialisti di rete e sarebbe in programma anche un accentramento dell’attività di negoziazione amichevole (dedicata alla gestione dei clienti con difficoltà di rimborso dei finanziamenti) con un minor presidio sul territorio. Gli organici tuttavia restano invariati.

 

Il piano stabilito ha portato a una sensibile riduzione di costi. Come si legge nella relazione intermedia di gestione, «le spese operative, comprensive di costi di ristrutturazione per esodi del personale (34 milioni), stanziati sulla base del nuovo piano di riorganizzazione della capogruppo Bnl per il triennio 2014-2016 e per il programma di trasformazione commerciale e logistica (7 milioni per assistenza al business e it e 21 milioni per la razionalizzazione della rete di agenzie), si attestano a 881 milioni rispetto agli 899 milioni del primo semestre 2013». Questa seconda tappa del restyling commerciale segue, di poco, il riassetto che ha portato alla creazione di Business Partner Italia, società consortile autonoma controllata al 90% da Bnl dove sono confluite quelle attività che oggi presentano duplicazioni tra le varie controllate italiane di Bnp . Un riassetto messo in atto con l’obiettivo di potenziare la redditività e accelerare i processi creando un unico polo di competenze per servire le varie controllate del gruppo a partire proprio da Bnl, Findomestic e Ifitalia (mentre dal 2015 il progetto ha coinvolto anche le altre controllate, da Arval a Cardif).

Il risparmio di costi, anche in questo caso, è stato sensibile, ma è andato di pari passo con investimenti stanziati dal gruppo anche in Italia come quello nel digitale con il lancio della banca Hello Bank (un canale che assumerà sempre maggior rilievo nella strategia bancaria). Tornando al piano, l’intenzione è di implementare altre agenzie cosiddette open: filiali leggere completamente automatizzate con macchine evolute attraverso le quali il cliente si può servire direttamente. «Durante la fase in cui ogni incontro in banca è sospeso perché i bancari rivendicano il loro diritto ad avere un buon contratto nazionale, in Bnl si avvia il secondo stato di avanzamento della riorganizzazione relativa al piano 2014/2016», hanno commentato i sindacati. Le relazioni sindacali sono, infatti, interrotte (almeno fino al 31 gennaio giorno dello sciopero), ma come di consueto l’attuazione dei piani proseguono secondo le tabelle di marcia prefissate. (riproduzione riservata)