Pubblichiamo di seguito integralmente la nota diramata dalle due associazioni degli agenti.

Si è svolto a Bologna, venerdì scorso 23 gennaio, l’incontro richiesto dai massimi esponenti delle OO.SS. dipendenti di agenzia con i rappresentanti di ANAPA, UNAPASS e i Presidenti dei più importanti Gruppi Agenti del mercato.

Oggetto dell’incontro quello di informare i presenti sullo sviluppo delle azioni di tipo politico, legale e giudiziario che le sigle di rappresentanza dei dipendenti hanno messo in atto per impugnare, invalidare e delegittimare il CCNL siglato da SNA.

I chiarimenti legali sono stati forniti dal Prof. Alberto Pizzoferrato, ordinario di Diritto del Lavoro all’Università di Bologna, il cui intervento è stato molto apprezzato perché ha chiarito diversi aspetti tecnici inerenti le differenze tra i due contratti.

Tra i tanti dettagli il Prof. Pizzoferrato ha precisato come l’applicazione dell’uno o dell’altro contratto non sia una scelta libera perché mentre il CCNL ANAPA-UNAPASS si pone in perfetta continuità contrattuale e rappresentando il contratto di riferimento della categoria è applicabile da tutti gli agenti, iscritti o non a qualsiasi sigla rappresentativa, il CCNL Sna essendo un contratto di rottura necessita, pena la sua inefficacia, di un’adesione esplicita e bilaterale.

In sostanza la volontà del dipendente deve essere autonoma, genuina e autentica, cioè in altri termini libera da condizionamenti e influenze di sorta. Ancora, la bilateralità s’intende non solo nella manifestazione di volontà, ma anche nell’elemento dell’utilità. E’ chiaro quindi che non può esservi vantaggio solo per l’agente, ma anche il dipendente deve trarre dal nuovo contratto elementi a proprio favore.

Nulla questio poi sul riconoscimento degli arretrati.

Il CCNL SNA può avere vigenza solo a partire dalla data della sua stipula, 10 novembre 2014, pertanto tutti dipendenti ai quali venisse applicato quel contratto conservano i diritti acquisiti in forza dell’ultrattività del precedente CCNL 2005-2008, restando obbligato il datore di lavoro al pagamento di tutti gli arretrati, debito questo che, tra l’altro, non ha termini di prescrizione.

Particolarmente preoccupante si annuncia il quadro relativo alle sanzioni. Come ha ben illustrato Pizzoferrato, per gli agenti che applicano il contratto Sna emerge non solo il rischio di conteziosi giudiziari con sanzioni civili che potrebbero essere aggravate da comportamenti ritorsivi ed antisindacali degli agenti, ma ben più immediato è il rischio di sanzioni penali per il mancato adeguamento dei contributi previdenziali derivanti dall’applicazione delle tabelle retributive inferiori, rispetto a quelle previste dal contratto di riferimento ANAPA-UNAPASS.

Da questo punto di vista le OO.SS. si sono dichiarate pronte a intervenire presso l’INPS per richiedere ispezioni nelle agenzie.

Quanto poi all’ipotesi di dumping associativo con il passaggio di alcuni da ANAPA e UNAPASS a Sna al solo fine di applicare il contratto siglato da quest’ultimo, il Prof. Pizzoferrato è stato chiarissimo precisando che il cambio di bandiera produrrà effetti solo per la prossima tornata contrattuale, vanificando così l’obiettivo del cambio di casacca e fornendo al lavoratore l’occasione per far valere l’inefficacia del contratto in qualsiasi momento nelle sedi opportune.

Dal canto loro le OO.SS. rappresentate ad alto livello dai segretari nazionali delle rispettive sigle, hanno annunciato che la loro azione verterà su tre piani:

  1. quello politico, in quanto l’elemento politico è intrinseco nell’azione sindacale;
  2. quello giudiziario, promuovendo i ricorsi individuali dei lavoratori;
  3. quello collettivo, attivandosi per le vie legali, in forza dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori.

Paolo Iurasek, Vice Presidente vicario di Unapass aggiunge: “Il CCNL siglato di comune accordo con le OO.SS rappresentative del settore in continuità con i precedenti, costituisce per Unapass Rete ImpresAgenzia, l’applicazione concreta di quei principi di responsabilità e di rispetto delle regole che sono a fondamento del modello che la nostra associazione si è data e ha sempre perseguito. Scorciatoie e deviazioni finiscono col sembrare invece, soluzioni di comodo che potrebbero costituire pericolosi esempi che nuocerebbero alla Categoria intera se applicati ad essa allo stesso modo. Se Ania, per esempio, trovasse un altro interlocutore per scrivere e decidere delle sorti della Categoria sottoscrivendo un diverso e nuovo Ana, magari con molti vantaggi a suo favore, sarebbe difficile ed incoerente invocarne l’ illegittimità “.

Come rappresentanti della categoria degli agenti di assicurazione siamo profondamente rammaricati della situazione di “confusione e conflittualità” che si è venuta a creare e nella quale la categoria si è venuta a trovare, non certo per colpa nostra” – dichiara il Presidente di ANAPA, Vincenzo Cirasola. “Come ANAPA e UNAPASS riteniamo di aver compiuto il nostro dovere portando a termine una trattativa lunga e complicata con le uniche e storiche sigle di rappresentanza dei lavoratori delle agenzie, andando a sanare una situazione di estrema incertezza. Ancora una volta dobbiamo registrare invece che c’è chi continua a creare scompiglio perché evidentemente in un clima di continua rissa, spera di fare sterile dumping associativo. Rispetto alle azioni legali che le OO.SS. si apprestano ad avviare, sono certo che i Gruppi Aziendali si adopereranno per informare responsabilmente la categoria, poiché tutelare i propri associati vuol dire anche non esporli al rischio di contenzioso giudiziario e comportamenti antisindacali. Non serve a nulla poi garantire le eventuali spese legali, se poi gli arretrati con le relative sanzioni, anche penali, rimangono a carico degli agenti. Perché non è così che si fa sindacato”, conclude Cirasola.