A dicembre la raccolta netta di Banca Generali è stata pari a 333 milioni di euro, di cui 206 milioni realizzati dalla rete Banca Generali (2.977 milioni nei 12 mesi) e 127 milioni da Banca Generali Private Banking (1.047 milioni nei 12 mesi).

Il 2014 ha segnato un nuovo record di raccolta con una crescita del 78% rispetto al 2013 e del 150% rispetto all’ultimo biennio. Il dato assume ancor più rilievo se si considera che è stato maturato interamente dalla consulenza dei professionisti finanziari di Banca Generali ai soli risparmiatori retail italiani. Considerando anche l’acquisizione del ramo di Private Bankers di Credit Suisse completato a fine ottobre le nuove masse apportate nel corso del 2014 si attestano a 6 miliardi, con un incremento del 20% rispetto alla fine del 2013. L’accelerazione nella raccolta risulta ancora più accentuata nel segmento del gestito. Dicembre registra infatti la più alta raccolta gestita mensile nella storia della banca con 553 milioni. 

Positiva anche la raccolta di prodotti assicurativi ramo primo che uniscono la garanzia del capitale con livelli di rendimenti competitivi. La raccolta netta nel mese è stata pari a 228 milioni (1.378 milioni da inizio anno).

L’amministratore delegato, Piermario Motta, ha commentato: “Un risultato di grande soddisfazione che riflette l’impegno e l’ambizione di chi come noi ricerca l’eccellenza per i propri clienti. Indicatori quantitativi come la raccolta e la produttività media del 2014, o qualitativi come la domanda dalle famiglie e la capacità di attrarre talenti, ci collocano come un punto di riferimento nel settore della consulenza finanziaria. Il percorso di crescita esponenziale degli ultimi anni, caratterizzato dalla spinta all’innovazione e allo sviluppo delle competenze, si arricchisce in questo 2015 di nuove soluzioni e strumenti che ci rendono molto ottimisti. Guardiamo infatti con entusiasmo alle prospettive dei prossimi mesi forti dell’impegno negli investimenti e della determinazione di un contesto di mercato, con rendimenti molto bassi e volatilità sullo sfondo, che accentuano il bisogno e le responsabilità nella tutela dei risparmi degli italiani”.