di Claudia Cervini

È stata un’Epifania a due velocità quella di UnipolSai, la neonata compagnia assicurativa nata dall’incorporazione di Unipol Assicurazioni, Milano assicurazioni e Premafin in Fondiaria Sai, che ieri ha debuttato a Piazza Affari.

Partendo dal prezzo di 2,448 euro di Fonsai (segnato venerdì 3), il nuovo gruppo ha segnato in apertura un rialzo del 4% a 2,548 euro, con 3 milioni di pezzi scambiati. A fine seduta il titolo ha invece ritracciato, chiudendo a 2,45 euro (+0,8%). Sul fronte dei volumi alla fine sono state scambiate 32 milioni di azioni, circa il doppio rispetto alla media delle ultime 30 sedute di Fonsai, pari a 15,8 milioni di pezzi (la giornata di punta è stata venerdì 3, quando i volumi scambiati hanno superato gli 80 milioni).
Da ieri non sono più quotati i titoli Milano, Premafin eFonSai, mentre resta sul listino milanese il titolo della capogruppo Unipol gruppo finanziario, che ha chiuso in progresso dello 0,14%. Più verse hanno dimostrato invece le due categorie delle azioni di risparmio di UnipolSai, con quelle di categoria A in progresso del 5% e quelle di categoria B del 7,8%.

Ora però il nuovo gruppo è tutto da costruire, come hanno sottolineato gli analisti. «Sono varie le sfide che si presentano, in primis la realizzazione del piano industriale che punta a 800 milioni di utile al 2015, contro una nostra stima di 730 milioni», dicono gli esperti di Intermonte, che attendono nelle prossime due settimane anche l’offerta presentata dalla belga Ageas su 1,7 miliardi di premi in dismissione.

Il piano industriale prevede anche 350 milioni di euro di sinergie lorde nel 2015. Gli analisti di Banca Imi hanno stimato 200 milioni di euro di oneri di integrazione già scontati nell’accordo con i sindacati prima di Natale sui 302 milioni previsti nel business plan.

Mentre la loro stima di utile netto 2015 a 682 milioni è del 16% inferiore rispetto all’obiettivo del piano industriale che però non considera l’impatto degli ammortamenti Ppa. «Facciamo presente che le azioni non ordinarie, le risparmio A e B, potrebbero anche beneficiare dell’appeal speculativo derivante dalla possibilità di una semplificazione di queste categorie di azioni che l’ad Carlo Cimbri più volte ha citato», concludono gli analisti di Banca Imi che sul titolo UnipolSai hanno un rating add e un target price a 2,15 euro.

Tornando alle performance di Borsa il debutto è stato preceduto da un clima più che positivo. Da dicembre le azioni FonSai e Milano Assicurazioni sono salite del 29%, con una decisa accelerazione a inizio anno quando l’atto di fusione è stato iscritto al registro delle imprese ed è divenuto in questo modo ufficiale. L’avvicinarsi del debutto del gruppo è bastato anche a Unipol per salire dai primi giorni di dicembre del 17%, mentre Premafin (l’ex cassaforte dei Ligresti) è schizzata al rialzo del 33% nelle due sedute attorno a Natale, per poi perdere il 9% nelle prime due giornate del 2014.

Dal punto di vista dell’organizzazione (MF del 2 gennaio) sotto il cappello di UnipolSai sono racchiuse sette divisioni che raccoglieranno i differenti marchi del gruppo e la nuova società avrà in mano anche il 32,26% di Unipol Banca (mentre il 67,74% restante farà capo a Ugf). Il nuovo aggregato, come mostrato dal consolidato pro forma del 30 settembre del gruppoUnipol, indicato nel prospetto informativo aggiornato a fine dicembre, ha premi per 11,27 miliardi, dei quali 4,16 provenienti dal gruppo UnipolAssicurazioni e 7,11 miliardi dal gruppoPremafin. Mentre per quanto riguarda l’utile consolidato pro forma i dati al 30 settembre mostravano un bilancio di 603 milioni, dei quali 195,6 dal gruppo Unipol e 313,9 daPremafin. (riproduzione riservata)