Sace ha garantito un finanziamento da 420 milioni di euro in favore del gruppo energetico russo Lukoil strutturato ed erogato da Société Générale, con il ruolo di global coordinator, documentation agent, mla e lender. Il finanziamento, spiega una nota diffusa ieri sui mercati, è destinato a sostenere una fornitura per l’ammodernamento e l’ampliamento di una raffineria in Bulgaria, consentendo una maggiore sostenibilità ambientale del sito produttivo. I lavori vengono eseguiti dall’italiana Technip, azienda che conta più di 1.100 dipendenti e che vanta referenze per oltre 500 progetti in 70 Paesi. Il contratto in questione prevede la costruzione di un impianto di idrocracking per la trasformazione dei residui pesanti della lavorazione del petrolio in distillati e fuel oil a basso tenore di zolfo. Il nuovo impianto consentirà di migliorare l’efficienza produttiva della raffineria e la qualità dei prodotti garantendo una maggiore sostenibilità ambientale del sito produttivo. A poche settimane dalla conclusione del vertice italo-russo di Trieste, insomma, la Russia si conferma un mercato chiave per le aziende italiane e il primo Paese estero, con un’esposizione di 4,9 miliardi di euro circa, nel portafoglio della Sace, presente direttamente nel mercato del Paese euroasiatico con un ufficio a Mosca.