di Geoff Cutmore Cnbc    

«Abbiamo effettuato un’operazione di delevereging in Generali e stiamo ancora riducendo il debito. Quest’anno lo abbiamo tagliato di 1 miliardo di euro. Stiamo migliorando la nostra posizione di capitale e per questo motivo abbiamo venduto 2,6 miliardi di asset e intendiamo continuare questa politica per arrivare a 4 miliardi entro la fine del 2015».

Così il group ceo di Generali Mario Greco, al World Economic Forum di Davos, ha illustrato ai microfoni di Cnbc le prossime mosse del gruppo assicurativo italiano. «Per ora il progresso è stato molto buono, siamo contenti di quello che abbiamo fatto e se continuiamo così la società tornerà a essere molto forte», ha aggiunto il top manager.

 

Domanda. Ma è contento di quello che sta ricevendo in termini di prezzi per la vendita di questi asset?

Risposta. Sì, siamo contenti, finora sono stati venduti asset internazionali e abbiamo ricevuto buoni prezzi. Non abbiamo mai fatto in fretta, per non svendere gli asset. Abbiamo sempre trovato le condizioni giuste e non abbiamo mai venduto prima del tempo.

D. È tornato un po’ di ottimismo nei consigli di amministrazione del gruppo?

R. Si inizia a rendersi conto che il mondo non vuole sentire parlare solo di crisi e della gestione delle emergenze. C’è uno spirito più positivo per il futuro.

D. Ai miglioramenti dei livelli del debito sovrano continuano però a corrispondere livelli di credito ancora tirato.

R. Assolutamente sì, ma deve rimanere ancora così fino a che non si finisca tutto il lavoro di riduzione del debito, soprattutto da parte del settore bancario che deve rimanere a dieta ancora per un po’ di tempo. Ma sono piuttosto ottimista per quest’anno perché l’Europa, ossia il paziente più malato dell’economia globale, adesso sta un po’ meglio.

 

D. Il governo italiano ha fatto abbastanza o ha fatto ingerire a voi e alle banche molto debito sovrano?

R. Nel nostro caso è esattamente il contrario: abbiamo ridotto il debito italiano. Quando sono arrivato nel 2012 avevamo quasi 60 miliardi di debito italiano, mentre a fine 2013 eravamo scesi a poco più di 50 miliardi. Non abbiamo nessuna pressione di acquistarne altro. I titoli governativi italiani hanno avuto una forte domanda negli ultimi tempi e negli ultimi 18 mesi lo spread è sceso, a dimostrazione della forza e della qualità del debito italiano.

 

D. Vede opportunità d’acquisto nel settore assicurativo per quest’anno?

R. La crescita in Europa quest’anno si dovrebbe stabilizzare e di conseguenza anche il settore assicurativo, che ha sofferto tanto negli ultimi anni, riprenderà. A differenza per esempio della Spagna, dove il business non sta crescendo. La posizione di Generali sta migliorando grazie alla forza di queste economie. Già nel 2013 dal punto di vista tecnico il business è andato bene e per il 2014 speriamo di avere numeri simili e magari in incremento. (riproduzione riservata)