di Simona D’Alessio 

Costi ridotti fino al 20% sull’Rc auto. E la «sforbiciata» sulle spese per le polizze, «che dovrebbe crescere di anno in anno», avverrebbe qualora il proprietario della vettura accettasse, per esempio, l’installazione di uno strumento elettronico di controllo, ovvero di una «scatola nera». Il cantiere del decreto 145/2013 (Interventi urgenti di avvio del piano «Destinazione Italia», per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi Rc auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed Expo 2015) è in pieno fermento, in queste ore, nelle commissioni finanze ed attività produttive di Montecitorio: sui 1.600 emendamenti inizialmente presentati, infatti, ne sono stati ieri cancellati, per estraneità di materia, oppure per mancanza di adeguata copertura, circa 300; i partiti, però, stanno procedendo a un’ulteriore scrematura delle proposte di modifica depositate dai propri deputati, in vista delle votazioni che prenderanno il via nella giornata di oggi.

«Migliorative» le novità sulle assicurazioni automobilistiche (all’art. 8 del provvedimento), preannunciate dal sottosegretario allo sviluppo economico Simona Vicari, che porteranno a una «riscrittura» delle regole, in accordo con il governo: lo sconto minimo, spiega, sarà del 20%, grazie al ricorso a meccanismi di accertamento collocati a bordo del veicolo, oppure mediante il divieto della cessione del credito, derivante dal diritto al risarcimento di un danno causato dalla circolazione. La riduzione del prezzo della polizza, che sarà in salita di anno in anno, dovrebbe essere eventualmente eliminata una volta che il mercato arrivasse autonomamente (e, soprattutto, grazie alla concorrenza fra le imprese) a tariffe più contenute. Scelte che non trovano, però, d’accordo la categoria degli attuari che, in una lettera inviata all’esecutivo, sostiene come il decreto abbia innanzitutto fissato dei vincoli di prezzo «senza alcuna quantificazione circa l’effettiva riduzione dei costi conseguente», mentre preoccupa come la quasi totalità delle norme sull’Rc auto «abbia l’obiettivo di ridurre la quota di risarcimenti generati dalle frodi», mentre nulla è contemplato per contenere quella degli indennizzi effettivamente dovuti; le truffe, sottolineano i professionisti, incidono in misura significativa soltanto in alcune aree territoriali del paese (soprattutto nel Meridione), ma su base nazionale riguardano appena il 5% dei rimborsi.

Insorge la Lega per una norma, voluta dall’esecutivo, che «imponendo gare a evidenza pubblica penalizza gli aeroporti minori e, in particolar modo, rende molto più difficile l’attività di sostegno ai vettori low cost», e viene ritenuta «un altro vantaggio competitivo regalato ad Alitalia, a scapito di milioni di viaggiatori che oggi si possono permettere solo le compagnie economiche».