Sulla base dei primi dati di sintesi dell’attività, il Gruppo Azimut prevede di chiudere il 2013 con un utile consolidato tra i 145 e i 160 milioni di euro, nella parte alta della forchetta già annunciata al mercato a fine 2013.
Nel 2013, informa una nota, il gruppo ha registrato una raccolta netta record di oltre 3,2 miliardi di euro, portando così il patrimonio complessivo a 24 miliardi di euro (21,4 miliardi di euro le masse gestite), in crescita di oltre il 20% rispetto all’inizio del 2013. Le azioni sindacate nel patto ad oggi rappresentano circa il 20,4% del capitale, in normale calo rispetto agli anni passati, principalmente per via di alcuni partner storici che hanno raggiunto il 65esimo anno di età (si ricorda che al compimento del 65esimo anno di età le azioni contenute nel patto non sono più vincolate), e di coloro che, nel corso del 2013 approfittando di mercati finanziari sostanzialmente positivi, hanno colto la possibilità di vendere parte delle azioni non vincolate. A tal proposito si ricorda che ad oggi le azioni in blocco all’interno del patto raggiungono il 16% del capitale sociale.
Si ricorda inoltre che con l’emissione di strumenti partecipativi, i promotori, dipendenti e manager del Gruppo, vecchi e nuovi, hanno la possibilità di incrementare il numero di azioni da ciascuno possedute nel patto di sindacato Azimut Holding, andando nei prossimi anni a bilanciare il normale calo fisiologico. Nella fattispecie, quest’anno sulla base delle stime preliminari sull’utile 2013, il dividendo netto legato agli strumenti partecipativi potrebbe essere circa 18 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente, che consentirà di acquistare considerando l’attuale capitalizzazione circa lo 0,6% del capitale (di cui in blocco lo 0,4%).
“Siamo molto soddisfatti del modo in cui abbiamo concluso il 2013”, ha dichiarato Pietro Giuliani, presidente e Ceo del gruppo, “con un utile che si avvicina al miglior risultato di sempre, una raccolta record nella nostra storia superiore ai 3,2 miliardi, un patrimonio complessivo a 24 miliardi, e di come è iniziato il nuovo anno con un raccolta che nei primi quindici giorni di gennaio ha superato i 280 milioni di euro. Tutti noi siamo già proiettati al 2014, all’obiettivo dei 27 miliardi di patrimonio complessivo da raggiungere entro la fine dell’anno così come annunciato quattro anni fa, e ai prossimi obiettivi da raggiungere anche attraverso la focalizzazione sugli imprenditori che si concretizza con i nuovi servizi legati alla piattaforma di Libera Impresa. I dati ci confortano sulla determinazione con la quale stiamo perseguendo il percorso di crescita intrapreso, mantenendo alta la redditività per i nostri clienti, i nostri azionisti, i nostri promotori e private banker. Anche nel 2013 abbiamo realizzato una performance superiore al risk free e all’industria. Grazie all’indipendenza, alla flessibilità, all’originalità imprenditoriale, alla capacità di innovare e alla qualità dei nostri professionisti ci siamo affermati come una delle principali realtà del risparmio gestito italiano, con una vocazione internazionale, dove il capitale sociale coincide col capitale umano”.