di Luisa Leone

Si annuncia travagliato il cammino delle norme contro il caro polizza introdotte dal governo Letta con il decreto Destinazione Italia. Il provvedimento è all’analisi delle commissioni Attività Produttive e Finanze della Camera, che ieri hanno iniziato la votazione dei circa 400 emendamenti rimasti, dopo la scrematura dei 1.600 presentati.

I deputati, riuniti nel pomeriggio, hanno iniziato l’analisi delle proposte di modifica all’articolo 1 del decreto, che contiene le misure per il contenimento del costo dell’energia, e l’obiettivo era di portare a termine anche le votazioni sull’articolo 13, su infrastrutture e appalti. Per oggi invece è prevista una riunione tra i rappresentanti del governo e i relatori del provvedimento, proprio per fare il punto sui circa 100 emendamenti presentati per modificare le norme sulla Rc auto. All’incontro dovrebbe partecipare anche il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari (Ncd), che ha seguito il provvedimento fin dall’inizio, e che era presente anche ieri in commissione insieme al collega Claudio De Vincenti.

 

Che le norme sulle assicurazioni fossero le più delicate dell’intero decreto era comunque evidente già dal numero di proposte di modifica piovute in commissione, circa 600, più di un terzo del totale. E di queste nessuna portava la firma del governo, che piuttosto sembra impegnato a fare da argine alla valanga di modifiche richieste dai parlamentari: «Raccoglieremo gli emendamenti che non modificano gli obiettivi ma che cambiano i metodi per raggiungerli», ha detto martedì scorso la Vicari, assicurando però che «sul settore assicurativo la maggior parte sono proposte migliorative». Di certo per ora c’è che gli emendamenti sulla Rc auto sono davvero i più disparati e vanno da quelli relativi ai risarcimenti fino a quelli sulle carrozzerie, con un focus particolare al modo in cui saranno articolati gli sconti che le compagnie dovrebbero garantire. Non solo. Una delle proposte di modifica arriva a proporre che per i primi tre anni di attività le nuove compagnie assicurative che ricevano dall’Ivass l’autorizzazione a operare sul mercato della responsabilità civile auto vengano esentate dall’obbligo a contrarre, «qualora offrano prodotti assicurativi rivolti a segmenti omogenei di mercato definiti su base geografica o per tipologia di veicolo». Una norma che però, secondo fonti governative, non avrebbe troppa speranza di essere inserita nel provvedimento finale. Chance di essere approvati hanno invece gli emendamenti tesi a modificare l’entità degli sconti proposti per chi sceglie di accettare la riparazione in un’officina convenzionata o per chi decide di permettere l’installazione della scatola nera a bordo del proprio veicolo. E su questo fronte il ventaglio di proposte è davvero ampio: ci sono quelle volte a diminuire dal 10% attualmente previsto al 7% lo sconto in determinate aree geografiche dove la sinistrosità sia risultata più bassa, chiedendo però che il taglio sia applicato al premio di tariffa e non, come prevede il decreto, all’importo risultante dalla somma dei premi rc auto incassati nella regione dalla medesima compagnia nell’anno precedente, «divisa per il numero degli assicurati nella stessa regione». Altre proposte vorrebbero invece portare gli sconti per chi accetta l’installazione della scatola nera addirittura al 25% o al 15%, dal 7% attualmente previsto. Altri emendamenti, infine, sono volti ad assicurare che gli sconti non vengano neutralizzati da aumenti tariffari: «Le imprese di assicurazione che adottano sconti di cui al presente articolo, per il triennio 2014-2017, non possono prevedere aumenti dei premi assicurativi». Insomma l’iter in commissione del Destinazione Italia non si annuncia brevissimo, tuttavia ma per non decadere il provvedimento dovrà essere approvato da entrambe le camere entro il 23 febbraio prossimo. (riproduzione riservata)