Il 2013 è stato il secondo anno consecutivo in cui l’indice azionario delle assicurazioni europee ha battuto il mercato azionario europeo nel suo complesso. Ciò vale anche per l’Italia, dove grazie alla maxi-performance di Fondiaria-Sai (il titolo che oggi è diventatoUnipolSai lo scorso hanno ha guadagnato il 142%) l’indice settoriale delle compagnie assicurative (+35%) ha battuto quello delle banche (+33%), quello industriale, (+17,6%) e il Ftse Mib (+16,5%), ovvero l’indice dei titoli più capitalizzati.

E ora? In un report Goldman Sachs ha alzato i target price delle società, Generali compresa, unica italiana coperta con un rating neutral e un prezzo obiettivo rivisto da 17 a 18,3 euro dopo aver ritoccato verso l’alto le stime di utile per azione del 2014 da 1,51 a 1,54 euro, del 2015 da 1,69 a 1,73 euro per azione e del 2016 da 1,81 a 1,85 euro. Il tutto per riflettere una visione più positiva sui tassi di interesse del business Vita, puntando su una ripresa economica in Italia. Ma nel caso della compagnia guidata da Mario Greco non mancano alcuni rischi: oltre a quelli normativi e a quelli macroeconomici, ci sono le incognite legate al programma di ristrutturazione e all’incertezza su tempi e valutazione delle cessioni previste. Non a caso anche il 2013 non è stato così brillante in borsa per il titolo del Leone, che ha registrato una performance del 22%, un risultato di tutto rispetto ma non tra i migliori dell’indice Ftse Mib.

Semaforo verde per le assicurazioni anche da Citigroup che, nonostante il rally, consiglia di resistere alla tentazione di prendere profitto dal settore. Secondo Citi le compagnie europee trarranno vantaggio da una maggiore chiarezza della normativa sulla regolamentazione Solvency II, dal processo di riduzione dei costi in corso e dal supporto macroeconomico. Dal punto di vista dei singoli titoli Citi preferisce Aviva, Axa, Delta Lloy e Esure. Mentre metteGenerali tra i titoli meno favoriti perché gli analisti, pur apprezzando il processo di trasformazione in corso, considerano l’azione troppo cara rispetto ai concorrenti. Di parere opposto Jp Morgan, che assegna al Leone un giudizio overweight e un target price a 21 euro. Anche gli analisti di Hsbc promuovono la compagnia guidata da Greco con un giudizio overweight e un target price a 20,5 euro. Mentre Kepler Chevreux assegna un buy con un prezzo obiettivo di 20 euro, quindi con un potenziale di rialzo del 17% rispetto agli attuali 17 euro.

 

Si sofferma sul settore assicurativo europeo anche Credit Suisse in un report in cui osserva che in due anni il comparto ha registrato una forte performance. Viste le molte compagnie assicurative a media capitalizzazione che hanno raggiunto valutazioni corrette, per gli esperti della banca d’affari la chiave della performance del settore sarà l’andamento delle compagnie a grande capitalizzazione, le cui valutazioni rimangono più depresse. Non solo. Grazie al miglioramento dei bilanci e al debito in riduzione, gli analisti sperano in rendimenti migliori per gli azionisti a partire dal 2015. I titoli preferiti da Credit Suisse sono Axa, Aviva, Prudential, Delta Lloyd, Hannover Re, tutte coperte con un rating outperform. Hanno un underperform Baloise, Helvetia, Mapfre, Pzu, Vienna e Generali. Anche se il target price di quest’ultima è stato alzato da 17,3 a 17,6 euro, il broker osserva che il titolo Generali ha di nuovo registrato un rendimento inferiore ai concorrenti nel 2013. Visto che il management ha trascorso un anno nel gruppo, «nel 2014 Generali dovrebbe cominciare a vedere segni concreti di un miglioramento», affermano gli analisti di Credit Suisse. Che consigliano, in particolare, di puntare su quei gruppi con una maggiore esposizione al ramo Vita unit-linked e su quelli in grado di fornire un miglioramento attraverso la ristrutturazione. Al proposito, proprio le manovre in corso da parte del gruppo Unipol per ridefinire il perimetro d’azione hanno scaldato i suoi titoli in borsa. Nei giorni scorsi le azioni Unipol e UnipolSai hanno registrato un forte rialzo dopo che la compagnia ha rifiutato l’offerta della belga Ageas e ha ricevuto una proposta da parte del colosso tedesco Allianz per gli asset che deve vendere in osservanza alle decisioni dell’Antitrust. Gli analisti di Mediobanca Securities danno un giudizio outperform e un target price a 2,1 euro a UnipolSai. Peraltro, secondo le ultime indiscrezioni, la nuova offerta di Allianz riguarda un perimetro inferiore rispetto agli 1,7 miliardi di premi inizialmente destinati alla cessione. Il gruppo tedesco sarebbe infatti interessato ad asset che rappresentano 1-1,3 miliardi di premi con una valutazione compresa tra 500 e 600 milioni, o a un multiplo di 0,4 sui premi, in linea con le attese di alcuni analisti. «L’unico punto interrogativo è la luce verde dell’Antitrust a vendere meno premi rispetto a quanto originariamente concordato», puntualizzano da Mediobanca. «Ma non dovrebbe essere un grosso ostacolo, vista la riduzione del fatturato di UnipolSai nella prima parte dell’anno e la possibilità che l’autorità prenda in considerazione il business raccolto dalle società estere nel calcolo della quota di mercato di UnipolSai nel business auto».

 

Equita, che dà un giudizio buy e un target price a 5,1 euro a Unipol, accoglierebbero con favore un accordo con Allianz perché manterrebbe invariata la concentrazione di mercato e soddisferebbe almeno nel breve la voglia di crescere nel Danni in Italia, più volte dichiarata di Allianz. Nel frattempo UnipolSai ha dato via libera all’emissione del convertendo da 201,8 milioni che verrà sottoscritto per 134,3 milioni dalle banche ex creditrici di Premafin (a eccezione di Interbanca) e per 68 milioni da Unipol. «In attesa del prezzo delle azioni di nuova emissione UnipolSai al servizio del convertendo e del prezzo di conversione iniziale, non è possibile calcolare l’impatto diluitivo sugli indicatori per azione proveniente dal prestito convertibile», osserva Banca Imi, che assegna un giudizio add e un prezzo obiettivo a 2,15 euro. Gli analisti di Mediobanca Securities hanno calcolato una diluizione di circa il 5% per l’ordinaria UnipolSai su cui mantengono il rating outperform (target price a 2,1 per l’ordinaria e a 1,8 euro per la risparmio B). (riproduzione riservata)