ANAPA si muove sul tema della RCA per tentare di ridurre i nuovi oneri burocratici a carico degli intermediari introdotti dall’art. 8 del D.L. n. 145/2013 (Destinazione Italia).

L’associazione annuncia la presentazione di tre emendamenti che hanno la finalità di semplificare e tutelare la categoria degli intermediari di assicurazione sul tema della RCA.

Condividendo lo spirito e la ratio del D.L. che ha come obiettivo primario la riduzione delle tariffe nel segmento, l’associazione ha voluto esprimere le sue perplessità in merito all’obbligo di proporre agli assicurati l’ispezione preventiva del veicolo, a fronte di uno sconto, richiedendo che venga emendato da obbligo in facoltà. ANAPA sostiene, tra l’altro, che tale norma, sarebbe di ardua applicazione per quegli agenti con la sede agenziale nei centri cittadini ed in zone a traffico limitato, traducendosi in un ulteriore carico di costi da sopportare a scapito del servizio da garantire alla clientela, in una fase in cui, vuoi per la congiuntura economica sfavorevole, vuoi per un’evoluzione selettiva del mercato assicurativo, le agenzia già soffrono di una crisi di redditività senza precedenti.

Un altro tema sul quale ANAPA ha espresso i propri timori è quello riguardante le sanzioni, considerate eccessive e che dovrebbero restare a carico delle compagnie e non degli agenti, i quali possono aver compiuto dell’inadempienza a causa di una disorganizzazione che non può essere punita con sanzioni di siffatta misura.

Secondo l’associazione per mirare a semplificare gli oneri burocratici a carico degli agenti di assicurazione sarebbe opportuno istituire un modello unico standard, come in previsione, che contenga tutte le necessarie informative precontrattuali, i potenziali conflitti d’interesse e l’adeguatezza dei contratti offerti, da sottoporre al cliente. L’adozione di questo modello rappresenterebbe un vantaggio anche per gli agenti che svolgono la loro attività in collaborazione con altri intermediari, con un considerevole alleggerimento (si pensi solo alla riduzione del numero delle firme) della relazione da intrattenere con il cliente senza venir meno all’esigenza di tutela del consumatore. Inoltre l’indebolimento degli oneri a carico degli agenti potrebbe, in momento congiunturale come quello attuale, evitare di pesare ulteriormente sui bilanci delle agenzie e incidere sul lato occupazionale delle stesse.