di Andrea Di Biase

Si chiama Fgc Finanziaria ed è controllata al 99% dalla Fgc spa, la società capofila dell’impero industriale e finanziario di Francesco Gaetano Caltagirone e della sua famiglia. Costituita a Roma davanti al notaio Maurizio Misurale lo scorso 13 dicembre da Azzurra Caltagirone, in qualità di presidente di Fgc, e dal fratello Alessandro, quale legale rappresentante della Immobiliare Caltagirone-Ical (che ne detiene il rimanente 1%), Fgc Finanziaria potrebbe essere solo una nuova scatola, tra le tante poste a monte delle società quotate del gruppo, attraverso cui l’editore e costruttore romano custodisce immobili e partecipazioni. Sembra invece più difficile che la società di nuova costituzione, anche se la denominazione scelta e il fatto di essere controllata direttamente dalla capogruppo lo lascerebbero intendere, possa essere stata creata per raggruppare in un unico veicolo le principali partecipazioni finanziarie del gruppo, a partire dalle quote rilevanti in Generali, Unicredit e Acea. Dagli atti depositati alla Camera di commercio di Roma non emergono indicazioni su quale sarà la futura missione di Fgc Finanziaria. Nell’atto costitutivo, oltre all’oggetto sociale che prevede esplicitamente l’assunzione di partecipazioni azionarie, viene tuttavia specificato che il capitale iniziale, attualmente pari a 10 mila euro, potrà essere incrementato mediante il conferimento di attivi. Quali siano questi attivi, almeno per ora, non è stato specificato. È possibile che tra questi possano esserci anche alcuni pacchetti azionari detenuti dalle società non quotate del gruppo in Unicredit, nel cui cda siede Alessandro Caltagirone, e in Generali, società di cui Francesco Gaetano Caltagirone è vicepresidente. Questo però, almeno stando a quanto appreso da fonti finanziarie, non dovrebbe preludere a una concentrazione in Fgc Finanziaria di tutte le partecipazioni in titoli quotati. Una strategia simile era stata abbozzata da Caltagirone nel recente passato, con la costituzione della Rofin 2008, veicolo partecipato da 4 delle 5 società quotate del gruppo (Caltagirone spa, Caltagirone Editore, Vianini Lavori e Vianini Industria), originariamente destinato a custodire gran parte della quota Generali. Tuttavia questo disegno non si è mai compiuto, tanto che le principali partecipazioni finanziarie del gruppo continuano a essere suddivise in più veicoli, alcuni facenti capo direttamente e indirettamente alla capogruppo Fgc, altri riferibili alla galassia delle società quotate. Il pacchetto del 2,23% detenuto dal gruppo Caltagirone nelleGenerali, per esempio, è suddiviso tra ben 16 scatole: 11 riferibili alla galassia di società non quotate riconducibili a Fgc, mentre 5 sono società quotate o veicoli da queste controllate. (riproduzione riservate)