La produzione agricola mondiale dovrebbe aumentare del 60% per poter nutrire la popolazione mondiale che nel 2050 raggiungerà i 9 mld di persone.

L’ultimo studio di Swiss Re sigma dal titolo “Una partnership per la sicurezza alimentare nei paesi emergenti” propone un approccio per affrontare il problema della sicurezza alimentare e sottolinea il ruolo dell’assicurazione agricola per gestire i rischi agricoli, stabilizzare le entrate delle aziende e incoraggiare l’investimento volto a rafforzare le infrastrutture della catena di valore alimentare.

Sicurezza alimentare oggi significa avere un accesso fisico, sociale ed economico ad una alimentazione sufficiente, sana e nutritiva, ma la crescita demografica, gli investimenti insufficienti, l’instabilità socio-economica e gli eventi metereologici sfavorevoli costituiscono problemi rilevanti per l’approvigionamento alimentare mondiale, capaci di bloccare l’accesso ad esso.

Di recente l’incremento dei prezzi alimentari è diventata una grande preoccupazione per diverse ragioni. La volatilità dei prezzi alimentari (più del 74% dal 2005) e le difficoltà di approvigionamento legate alla siccità negli USA nel 2012 hanno accentuato le preoccupazioni riguardanti la sicurezza alimentare, in particolare per le popolazioni vulnerabili nei paesi emergenti.

Su 850 mln di persone che soffrono la fame nel mondo il 98% vive nei cosiddetti paesi emergenti. La zona dell’Asia-Acifico ne conta  528 mln, seguita dall’Africa sub-sahariana (237 mln).

Assicurare una produzione agricola  a livello sostenibile implica l’applicazione delle strategie di gestione dei rischi globali per contribuire a ridurre, attenuare e superare i differenti rischi agricoli. L’assicurazione è una parte importante del puzzle, secondo lo studio. Rispondere a esigenze alimentari crescenti necessità investimenti massicci nell’agricoltura, malgrado la crisi economica. Occorre una strategia multi-stakeholder.

L’assicurazione agricola può aiutare a gestire i rischi della catena di valore agricola, a stabilizzare le entrate delle aziende e a promuovere l’investimento, oltre che servire da garanzia per il credito.

Un esempio tipico di assicurazione agricola è l’assicurazione del raccolto superficie-rendimento, che  basa gli indennizzi sulla diminuzione del rendimento di una raccolta in una zona rispetto al suo rendimento medio storico.

Questo tipo di assicurazione è stato introdotto nel 200 dal governo vietnamita in partnership con alcune compagnie di assicurazione e riassicurazione per offrire una copertura del rischio ai coltivatori di riso.

L’assicurazione agricola cresce soprattutto nei mercati emergenti. Nel 2011 i premi montiali erano stimati a 23,5 mld di dollari, di cui circa 5 mld generati dai mercati emergenti (principalmente Cina e India).

L’assicurazione non potrebbe assicurare da sola la sicurezza alimentare nei paesi emergenti. Tuttavia è di importanza fondamentale per armonizzare gli incentivi alla produzione, far prendere coscienza della necessità di attenuare i rischi  e incoraggiare l’investimento per migliorare l’efficienza agricola.

Gli agricoltori e i produttori, i governi, le comunità, le cooperative e l’industria agricola possono beneficiare di soluzioni di gestione dei rischi proposte dagli assicuratori e riassicuratori a diversi livelli.

Ciò nonostante, la penetrazione dell’assicurazione agricola rimane molto debole ed è lontana dall’aver raggiunto il pieno potenziale nei mercati emergenti stimato in tre o quattro volte la dimensione del mercato attuale.