Definite le regole per la realizzazione delle scatole nere da installare a bordo dei veicoli per ottenere una significativa riduzione dei premi assicurativi. Ma per avviare concretamente questa esperienza servono ancora un decreto e un regolamento dell’Isvap. Lo ha chiarito il ministero dei trasporti di concerto con quello dello sviluppo economico con il decreto 25 gennaio 2013. La legge 27 del 24 marzo 2012 recante la conversione del dl 1 del 24 gennaio 2012 ha innestato nel codice delle assicurazioni private la possibilità di installare a bordo dei veicoli a motore delle speciali scatole nere in grado di contrastare le truffe assicurative, con potenziali benefici economici per i contraenti disponibili alla trasparenza. Se il proprietario acconsente all’ispezione del veicolo oppure all’installazione della scatola nera o di altri meccanismi che registrano l’attività del veicolo, specifica l’art. 132 del dlgs 209/2005, l’impresa di assicurazione, oltre ad assumersi i relativi costi, dovrà applicare una riduzione delle tariffe applicate all’assicurato. Per la messa a regime della novità occorre però l’emanazione di tre distinti provvedimenti di attuazione che devono in primo luogo individuare i dispositivi che registrano l’attività dei veicoli poi stabilire le modalità di raccolta, gestione e utilizzo dei dati e infine definire uno standard tecnologico comune. Con questo primo decreto del 25 gennaio quindi viene posto un primo tassello alla messa a regime del sistema. Sono definiti meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo, specifica l’art. 1, «i dispositivi sigillati, alimentati e solidalmente ancorati ad elementi fissi e rigidi del veicolo stesso». Questi sistemi devono in pratica monitorare in tempo reale la velocità del mezzo, una diagnostica da remoto dello stesso trasmettendo anche periodicamente tutte le informazioni immagazzinate. In buona sostanza si tratta di dispositivi elettronici molto avanzati muniti di localizzatore gps con accelerometro, connessione telefonica e sistemi integrati di comunicazione. La messa a regime di questi sistemi è però condizionata da un ulteriore decreto e da un regolamento Isvap.