Pagina a cura di Mari Pada  

Agente assicurativo batte il web due a zero. Informazioni esaurienti e tariffe con sconti personalizzati sono i due punti di forza rispetto alle offerte di internet e ai comparatori online. Sono queste i risultati principali dell’indagine fatta da Adiconsum, Asso-Consum, Ctcu (Centro tutela consumatori e utenti) e Cittadinanzattiva finanziato dal ministero dello sviluppo economico dal titolo «Rc auto, quanto mi costi?».

Un po’ a sorpresa, gli italiani, anche quelli più giovani sono ancora affezionati all’assicuratore vecchio stampo, seppure il web pulluli di offerte, di scontistica e di tagli.

I preventivatori online non vengono distinti tra loro, o meglio la gente non sembra fare differenza tra quello ufficiale dell’Isvap, sicuramente più complicato da usare ma terzo, e quelli che comparano 15/18 polizze alla volta ma che hanno sottoscritto convenzioni con le singole compagnie e che quindi sono di parte.

 

Liquidazione e prezzi, soddisfatti dall’agenzia. L’obiettivo dell’analisi qualitativa di Adiconsum era quello di individuare il grado di consapevolezza del consumatore rispetto all’acquisto prima di firmare e la correttezza e completezza delle informazioni precontrattuali fornite. Per chi aveva invece già sottoscritto una polizza, il livello del servizio prestato nella fase post vendita e la conoscenza di procedure alternative alla giustizia ordinaria esistenti.

Quando ci si deve barcamenare tra le offerte il primo pensiero va al web. Si cerca un motore, si clicca et voilà la polizza al prezzo più basso. Prevale dunque la convinzione che si possa risparmiare grazie a internet. Una clausola che permette la rivalsa di qua, una franchigia più abbondante di là e si taglia sul prezzo finale. E dall’indagine emerge che ciò che sfugge al cliente è che nel web, l’operatore della comparazione è un intermediario che non conosce le nostre abitudini, mentre l’agente incontrato di persona avrebbe potuto spiegare meglio il contratto e rendere adeguato il prodotto alle effettive necessità del contraente.

I risultati sono confermati da Aiba, l’Associazione italiana brokers di assicurazione e riassicurazione, attraverso l’Osservatorio Auto. «Per una protezione veramente efficace è necessario valutare non solo il prezzo ma le esclusioni della polizza, le condizioni aggiuntive e, soprattutto le clausole di rivalsa: attività che non si riescono ad assolvere in poco tempo attraverso il web, attraverso i comparatori o le compagnie dirette» commenta Francesco G. Paparella, presidente Aiba. E si sta assottigliando anche il gap tariffario tra compagnia diretta e canali tradizionali.

Se l’informazione è fallata, l’economicità è messa in discussione. L’agente spiega solitamente meglio e riesce a personalizzare il prodotto che vende, questo anche grazie alla possibilità di fare sconti usufruendo di una certa e spesso notevole disponibilità data dalla flessibilità tariffaria. Mentre gli intermediari e gli operatori diretti sul web non sfrutterebbero la customizzazione della polizza.

Non proprio lasciati a sé, ma quasi, per quanto riguarda le pratiche per la richiesta di risarcimento fatte con le polizze sottoscritte sul web. Non solo. Anche i tempi di liquidazione si afferma siano più dilatati e solo un terzo viene effettuato nei termini di legge, cioè sotto i 30 giorni.

© Riproduzione riservata