di Lucio Sironi

Andamento contrastato ieri per le borse europee che hanno ripiegato nel finale risentendo dell’intonazione negativa di Wall Street. La piazza di Francoforte è scesa dello 0,5% a causa dei dati negativi sul commercio, mentre Londra è scesa dello 0,2%, poco mossa Parigi. In rialzo Madrid dello 0,4% e Atene dell’1%.

Comparto delle tlc in evidenza sulla scia di Vodafone salita di oltre il 3% per le indiscrezioni relative a Verizon che sarebbe pronta a rilevare la partecipazione del gruppo inglese in Verizon Wireless. Investitori molto prudenti a Wall Street, dove l’indice Dow Jones ha concluso la seduta in calo dello 0,41% e il Nasdaq dello 0,23%, in vista dell’inizio della stagione delle trimestrali. Alcuni analisti hanno detto di aspettarsi una crescita dei conti societari ma senza gli aumenti a due cifre degli ultimi due anni. Poco mosso il titolo Alcoa, prima società a dare i conti a contrattazioni concluse.

 

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,33% a 16.951 con scambi per 2,32 miliardi di euro dai 2,61 del giorno prima. Anche ieri è stata superata la soglia importante di 17 mila riducendo però i guadagni nel pomeriggio. Alcuni titoli del comparto finanziario hanno guidato la performance del paniere principale di piazza Affari con in testa il Banco Popolare che ha guadagnato il 3,5% a 1,427 euro. Rialzi anche per Mediobanca (+2,5%) e Unicredit (+2,1%), passi indietro per Mps (-1,2% dopo l’impennata delle ultime settimane) e Bpm (-1,3%). Ancora una seduta all’insegna dei rialzi per i titoli del risparmio gestito come Mediolanum (+2,7%) e Azimut (+1,9%) dopo gli exploit messi a segno nel 2012. Tra gli assicurativiGenerali ha reagito con un progresso dello 0,8% alla notizia dell’intesa raggiunta per rilevare il 49% di Gph da Petr Kellner. Analisti favorevoli in quanto l’accordo toglie un fattore di incertezza sulle prospettive del gruppo triestino. Tra le blue chip in evidenza anche Ferragamo (+2%) e Stm (+1,9%) su cui Banca Akros ha confermato il target price a 6,9 euro. Peggior titolo è stato Autogrill (-3%, rubrica Contrarian) seguita daBuzzi Unicem e Tenaris (-1,7%). Sul resto del listino pesante Saras che ha perso il 3,9% per le prospettive ancora fosche nell’ambito della raffinazione, dove i margini si sono assottigliati. Nuovo balzo di Gemina salita del 9,2%, si specula sulla possibile fusione con Atlantia. In evidenza alcuni titoli delle energie rinnovabili (rubrica Il caso) oltre al titolo Cobra, gruppo Intek, salito del 16% con scambi per 1,8 milioni di pezzi contro una media giornaliera di 77 mila. All’origine ci sarebbero indiscrezioni che hanno riguardato la sua principale concorrente, Octotelematics, per la quale si parla di una cessione con valutazioni molto generose. (riproduzione riservata)