Secondo quanto rilevato attraverso l’analisi di oltre 500.000 preventivi effettuati negli ultimi 30 giorni, Facile.it (www.facile.it) ha potuto stabilire che saranno quasi 1.400.000 gli italiani che, avendo causato un incidente con colpa nel corso dell’ultimo anno, saranno costretti a pagare un premio assicurativo più alto.

Sia pure molto elevata, la cifra è leggermente inferiore a quella registrata lo scorso anno, ma secondo Mauro Giacobbe, Responsabile business unit assicurazioni di Facile.it, «il numero va interpretato alla luce della situazione economica che stiamo vivendo; studi di settore parlano di una riduzione dei chilometri percorsi di circa il 7%-8% rispetto al 2011; questo fa diminuire anche la possibilità di causare incidenti, ma dato che i costi complessivi sono in aumento diventa fondamentale risparmiare dove si può; in primis sull’assicurazione .»

Dall’analisi condotta da Facile.it è emerso che dove le assicurazioni hanno costi più contenuti e il cambio di classe spaventa meno, si denuncia il sinistro più spesso; ecco spiegato il motivo per cui la Toscana, per il quarto anno consecutivo, è in cima alla classifica con il 5,14% di automobilisti che ha dichiarato di aver causato un incidente nel 2012; a seguire si trovano il Lazio (4,76%), e le due isole maggiori; la Sicilia è terza con il  4,69%, la Sardegna quarta con il 4,63%. Tutte attorno al 3,5% di denunce Calabria, Campania e Puglia.

Un discorso simile è quello che riguarda le categorie professionali. A denunciare, in proporzione, il maggior numero di sinistri sono stati i pensionati. «Avendo la patente da molti anni» – spiega Giacobbe – «sono solitamente inquadrati nelle classi di merito migliori e per loro una retrocessione è meno onerosa. Inoltre, stando ai dati, ricorrono all’intervento dell’assicurazione anche per danni di piccolo valore che altre categorie tendono a rimborsare di tasca propria.»

Ecco di seguito le 20 Regioni italiane ordinate per percentuale di automobilisti che hanno denunciato un sinistro con colpa nel corso del 2012:

 

Regione

%

Toscana

5,14%

Lazio

4,76%

Sicilia

4,69%

Sardegna

4,63%

Liguria

4,33%

Lombardia

4,32%

Abruzzo

4,19%

Piemonte

4,06%

Marche

4,05%

Basilicata

4,00%

Veneto

3,83%

Emilia Romagna

3,64%

Calabria

3,58%

Campania

3,50%

Puglia

3,45%

Valle d’Aosta

3,44%

Umbria

3,34%

Friuli Venezia Giulia

3,15%

Trentino Alto Adige

2,52%

Molise

1,53%

 

E la stessa classifica relativa alle categorie professionali:

 

Pensionato

4,64%

Insegnante

4,19%

Commerciante

4,04%

Impiegato

3,99%

Agente di commercio

3,95%

Dirigente – Funzionario

3,93%

Libero professionista

3,86%

Disoccupato

3,84%

Artigiano

3,62%

Casalinga

3,62%

Imprenditore

3,42%

Operaio

3,34%

Studente

2,98%

Forze Armate

2,59%

Ecclesiastico

2,00%

Altre Professioni

5,61%