Roberto Salvi è stato riconfermato Presidente del Gruppo Agenti Toro (GAAT) con un mandato ben preciso: attivarsi per la difesa dell’identità, della storia e dei valori che contraddistinguono gli agenti iscritti al GAAT.

E’ questo l’esito del congresso n. 55 del gruppo agenti Toro che si è tenuto a Bologna dal 25 al 27 gennaio e che è stato caratterizzato da un sentimento di grande preoccupazione sull’ipotizzata sparizione del marchio Toro. Sì perché il futuro dello storico marchio, uno dei più antichi in Italia, sembrerebbe segnato se il piano di sviluppo messo a punto dal Gruppo Generali dovesse essere realizzato in toto.

Molto alta la partecipazione alla tre giorni bolognese che è stata arricchita dai contributi tecnici di Claudio Cacciamani, docente presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Parma, e di Rudi Floreani, esperto di diritto delle assicurazioni, di intermediazione assicurativa e diritto industriale.

Il timore largamente avvertito dagli agenti Toro è legato al rischio di veder svanire con il marchio anche l’identità di intermediari dopo aver agito sempre con grande professionalità e dedizione sia nei confronti della compagnia sia verso i clienti. “Il patrimonio di relazione con la clientela e con il territorio di elezione – si legge in una nota – rischia di scomparire in modo irreversibile, senza alcuna possibilità di recupero in un mercato sempre più competitivo”.

Un senso di incertezza che è emerso chiaramente al momento della riconferma, unanime, alla presidenza del Gruppo Agenti Toro di Roberto Salvi, al quale è stata conferita “la legittimazione giuridica per attivarsi nell’affermazione e nella difesa dell’identità, della storia e dei valori che identificano gli agenti iscritti al GAAT”.

Per Roberto Salvi, che in passato ha ricoperto importanti incarichi sindacali a livello nazionale e alla guida del GAAT da oltre un decennio, un compito molto delicato, di grande responsabilità ma anche un chiaro segno di fiducia, poiché dal mandato attribuitogli “può dipendere il futuro di una rete di agenti ritenuta fra le più qualificate e prestigiose del mercato”.

Nello specifico, a Roberto Salvi è stato affidato l’incarico di “adoperarsi con ogni mezzo sarà ritenuto opportuno al fine di essere costantemente aggiornato sullo stato di ogni atto correlato al progetto di fusione. Ciò dovrebbe permettere di tutelare al meglio tempestivamente la rete agenziale con tutte le azioni tecniche e giuridiche che si renderanno necessarie”.