Oltre 90 mila prestazioni sanitarie erogate tra gennaio e dicembre 2012 (+26% rispetto al precedente anno), per un controvalore che sfiora i 5 milioni di euro (+24% sul 2011). Sono i primi dati elaborati dal Centro studi Cadiprof sui risultati del Piano sanitario della Cassa nel corso del 2012, che ha registrato una impennata anche nel numero di adesioni.

Al 31 dicembre scorso, infatti, risultavano oltre 39 mila nuovi iscritti che, al netto delle 17 mila cessazioni, portano la Cassa vicino alla soglia dei 300 mila assistiti. «Si tratta di un dato estremamente importante», commenta il presidente Cadiprof, Gaetano Stella, «che conferma la simbiosi che si sta progressivamente materializzando tra la Cassa e gli studi professionali. Da un lato, infatti, rimane alta l’attenzione della Cassa verso le problematiche legate alla salute negli studi professionali: nel corso del 2012 abbiamo lanciato una serie di innovative garanzie che hanno incontrato il favore dei dipendenti degli studi, basti pensare alle nuove prestazioni odontoiatriche o all’ampliamento dell’offerta degli esami ecografici. Sforzi che, dall’altro lato, vengono ampiamente ripagati con l’interesse che i dipendenti e i collaboratori di studio continuano a manifestare verso l’assistenza sanitaria integrativa offerta da Cadiprof».

Tornando ai dati elaborati dal Centro Studi sul 2012, il Piano sanitario, il primo pilastro del welfare targato Cadiprof, anche nel corso dello scorso anno ha macinato risultati sorprendenti.

Nell’ambito delle oltre 90 mila prestazioni erogate, spiccano le richieste relative ai ticket per accertamenti diagnostici e quelle per le visite specialistiche. Anche se il balzo più significativo rispetto al 2011 riguarda gli interventi chirurgico-ambulatoriale (+74%) e i trattamenti fisioterapici (+54%). Anche sul fronte dei rimborsi, la voce più significativa è quella legata al rimborso dei ticket e delle visite specialistiche che segnano rispettivamente un aumento del 48 e del 41%. L’incremento registrato nel 2012 porta a stimare il totale complessivo delle prestazioni che saranno erogate dalla Cassa (alla chiusura d’esercizio nel giugno 2013) vicino a quota 200 mila, a fronte di un controvalore che sfiora i 12 milioni di euro.

Se il Piano sanitario viaggia a gonfie vele, anche il secondo pilastro dell’assistenza sanitaria Cadiprof, il Pacchetto famiglia, continua a registrare una crescita costante, anche grazie alle nuove garanzie introdotte tra il 2011 e il 2012. Lo scorso anno, infatti, sono state già erogate circa 7.400 prestazioni, mille in più rispetto al 2011, per un valore che si attesta a quota 2,8 milioni di euro e si stima una chiusura d’esercizio vicina a 3,2 milioni di euro. Tra le garanzie più gettonate da dipendenti e collaboratori di studio si conferma il rimborso delle rette per la frequenza degli asili nido, seguita a ruota dalle spese legate all’assistenza pediatrica. Tra le new entry del Pacchetto cominciano a prendere quota l’assistenza pediatrica aggiuntiva (che copre le spese mediche dei figli fino al 3° anno di età), la procreazione medicalmente assistita e la paternità. L’andamento delle richieste si rispecchia inevitabilmente anche sul valore delle risorse erogate dalla Cassa. Oltre 1,2 milioni di euro, infatti, sono stati destinati al rimborso delle rette degli asili nido, mentre altri 680 mila euro sono stati erogati per l’assistenza pediatrica. Significativa anche la quota per la procreazione medicalmente assistita che ha sfiorato la soglia dei 300 mila euro. Con i risultati raggiunti nel 2012, in quattro anni di vita il Pacchetto famiglia ha erogato oltre 20 mila prestazioni a fronte di un valore complessivo che supera i 7,5 milioni di euro.

«Questi numeri sono la prova provata che la bilateralità di settore è un asset strategico per gli studi professionali» afferma Stella. «Negli ultimi quattro anni la Cassa ha raggiunto quasi 300 mila iscritti e ha erogato oltre 600 mila prestazioni per un valore complessivo che supera i 50 milioni di euro. Numeri che collocano Cadiprof ai vertici delle graduatorie dei fondi sanitari integrativi nazionali».