di Gianluca Zapponini

Il trasloco per il momento può attendere: prima di fare le valige c’è un intero palazzo in via Quattro Fontane, nel cuore di Roma, da ristrutturare. Si tratta della futura sede dell’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni presieduto dal direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, e che dal 1° gennaio ha sostituito l’Isvap. Per rimettere a nuovo il proprio edificio, risalente ai primi anni 50 e che una volta ospitava l’Ufficio italiano cambi (Uic), Bankitalia ha deciso di mettere mano al portafoglio mettendo sul piatto quasi 50 milioni. Un cospicuo esborso i cui obiettivi sono molteplici. Innanzitutto dotare l’Ivass di una sede completamente nuova. Secondariamente tornare finalmente a utilizzare un complesso di pregio, una volta dismesso l’Uic (le cui competenze sono confluite nell’Unità di informazione finanziaria). Da Via Nazionale spiegano che dietro il bando di gara ci sono anche ragioni di ottimizzazione dei costi, destinando parte dell’immobile di via Quattro Fontane, oltre che all’Ivass, anche ad altri uffici di Bankitalia che verrebbero così riuniti. Stando quanto si legge nel capitolato di gara, l’appalto (il cui valore complessivo è stimato in poco più di 47 milioni) prevede «la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione» finalizzati, «attraverso il totale rifacimento delle componenti edili e impiantistiche, all’adeguamento normativo». Via Nazionale sottolinea che il rifacimento del complesso (25 mila metri quadrati) si rende necessario in quanto l’immobile «non è mai stato interessato da un progetto organico di ristrutturazione». (riproduzione riservata)