Di Gigi Giudice

 

In redazione, insieme alle profferte indignate e alle richieste di lumi da parte di un buon numero di Agenti, è pervenuta – datata 22 gennaio – anche questa lunga lettera, a firma di Roberto Salvi, ovvero del capofila della lista che al congresso dello Sna ha perso per otto voti, e che guida il movimento “Agenti al centro”.

Indirizzata a Claudio Demozzi, nella lettera vengono sollecitate “immediate iniziative sui provvedimenti di liberalizzazione”.

Quella mobilitazione che lo Sna – con la circolare che abbiamo ripreso ieri – ha avviato tenendo conto, guardando la data, anche sulle sollecitazioni di Roberto Salvi. Che si dichiara convinto, sintetizzando, che “una nostra azione a sostegno avrebbe messo nelle condizioni il Governo di adottare un provvedimento ben diverso e più conforme alle esigenze… Operatori del Settore, Antitrust, Associazioni degli Imprenditori, Sindacati, Associazioni dei Consumatori, utenti tutti, condividono le nostre

richieste.

Come “Agenti al Centro”, Ti avevamo offerto tutto il nostro sostegno e disponibilità ad organizzare ed a partecipare alle necessarie iniziative che avevo dettagliato.

… Considerato, quindi, che nella parte dedicata alle assicurazioni del Decreto Monti non sono state prese in considerazione le condivisibili istanze della tua lettera al Governo, è necessario a questo punto affermare con determinazione come detto Decreto sia ingiusto, incoerente, inefficace e paradossale.

INEFFICACE rispetto all’obiettivo del Governo di ridurre i costi per i consumatori. E’ risaputo ed evidente che la causa principale dei continui aumenti delle polizze RC auto è da ricondursi all’approccio, non adeguatamente controllato da

Istituzioni ed Organi di Vigilanza, che le Compagnie hanno verso il mercato. Se gli artefici sono le Compagnie, non serve moltiplicare le offerte degli “artefici” ma bisogna

modificarne i comportamenti…..Inoltre l’obbligo dei tre preventivi rappresenta un ulteriore inutile aggravio burocratico,oltretutto facilmente aggirabile dalle compagnie, che costituisce, in particolare per le Agenzie di piccole dimensioni, un ulteriore impedimento per poter dedicare tempo alla consulenza a favore dell’utente. In sostanza effetti opposti a quelli proposti dal legislatore.

INCOERENTE rispetto al disegno complessivo del Decreto perché le altre liberalizzazioni riguardano per lo più Categorie che decidono il prezzo dei servizi che vendono (ad

esempio gli Avvocati) e quindi l’abolizione dei prezzi minimi potrebbe generalmente calmierare le tariffe. Gli Intermediari assicurativi invece non hanno potere diretto sulle tariffe.

INGIUSTO poiché non esiste alcuna Categoria di lavoratori costretti, gratis, a propagandare prodotti e servizi della concorrenza.

PARADOSSALE in relazione al fatto che dopo aver lavorato nell’ informare il cliente “in modo corretto, trasparente ed esaustivo, sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative” non ci viene nemmeno riconosciuta la possibilità di collaborazione imprenditoriale tra Agenti.

In sostanza, saremo obbligati ad una complessa e rigida opera di consulenza con conseguenti responsabilità di trasparenza ed adeguatezza, senza libertà di operare.

Per questi motivi – ripete Salvi – l’esecutivo nazionale dello Sna deve concentrare le sue azioni sull’obiettivo prioritario. La proposta di “Agenti al Centro” è l’acquisto di una pagina su importanti quotidiani a diffusione nazionale, il coinvolgimento dei media a tutti i livelli, utilizzando tutti i canali,scrivendo anche una lettera ai Direttori di tutti i TG Nazionali per chiedere spazi dedicati al Sindacato. Oltre a ’organizzare una attività di volantinaggio nelle Agenzie; invitare i Colleghi alla mobilitazione con immediata convocazione di tutte le Provinciali;.verificare, con pareri legali, la possibilità di presentare un immediato ricorso al TAR,per manifesta inapplicabilità della norma;oltre che  scrivere all’ISVAP sulla incompatibilità del Decreto sul Regolamento. Si verifichi anche come tale Decreto si applichi ai canali alternativi, in particolare rispetto alle Compagnie telefoniche e telematiche.

Iniziare anche raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per il riordino del mercato assicurativo e dichiarare ai sindacati dei Dipendenti di Agenzia lo stato di difficoltà della Categoria.

Né basta. Va indetta una manifestazione a Roma, davanti al Parlamento, coinvolgendo le Associazioni dei Consumatori e scrivendo ai Parlamentari per informarli dettagliatamente della problematica.

Dobbiamo assolutamente ottenere che il testo venga emendato in Parlamento. E’l’ultima possibilità che abbiamo, tenendo conto, che i tempi sono strettissimi.

Salvi conclude ricordando l’importanza di operare in sinergia con i Gruppi Agenti.