Di Andrea Di Biase

Si avvicina all’obiettivo l’operazione avviata da Unipol per entrare nel capitale diFondiaria-Sai e successivamente procedere all’integrazione con quest’ultima.

Dopo settimane di contatti informali con la famiglia Ligresti e i suoi advisor, ieri i vertici della compagnia bolognese, dopo aver raccolto il parere della Consob, avrebbero sciolto le riserve e sarebbero ormai pronti a presentare ufficialmente l’offerta. Secondo quanto si apprendeUnipol, che lancerebbe un aumento di capitale per rafforzare il patrimonio, come auspicato dall’Isvap, si appresterebbe ad acquistare il 50% detenuto dalla famiglia Ligresti in Premafin e a lanciare successivamente un’opa obbligatoria sulla parte restante del capitale. L’offerta, secondo il parere informale ricevuto dalla Commissione guidata da Giuseppe Vegas, non dovrebbe invece coinvolgere a cascata i titoliFondiaria-Sai e Milano Assicurazioni.
Una volta preso il controllo di Premafin, che attualmente detiene il 35% di FonSai, i bolognesi dovrebbero sottoscrivere pro-quota l’aumento di capitale da massimi 750 milioni della compagnia e poi procedere alla fusione tra Unipol, Premafin e la stessa Fondiaria-Sai. La svolta nella trattativa sarebbe arrivata nella serata di ieri, quando il fondo Clessidra, l’altro soggetto che aveva presentato un’offerta non vincolante suPremafin alla famiglia Ligresti, avrebbe deciso di fare un passo indietro, spianando così la strada alla compagnia controllata dalle coop. Un passo indietro deciso anche alla luce della preferenza dei grandi creditori dei Ligresti, Unicredit e Mediobanca, ai fini della sistemazione di FonSai, per una soluzione industriale anziché esclusivamente finanziaria. Una preferenza che, seppur in modo sfumato, avrebbe manifestato anche l’Isvap. Già oggi, secondo quanto appreso, dovrebbe tenersi una prima riunione ufficiale con i vertici di Unipol inMediobanca. L’aspettativa dei vertici della compagnia bolognese è che la trattativa possa andare in porto entro la giornata odierna o al massimo domani. (riproduzione riservata)